Seguiamo i volontari di Ravenna per vedere da vicino che cosa succede…
Qui a Ravenna si lavora prevalentemente nei primi tre giorni della settimana e sono coinvolti circa 60 volontari. Si comincia raccogliendo le ordinazioni telefonicamente, Liviana e gli altri centralinisti hanno instaurato un rapporto confidenziale con le persone all’altro capo del filo, sembra proprio di sentire una telefonata a un familiare o a un amico. Gli utenti che usufruiscono del servizio sono stati tutti segnalati dai servizi sociali, normalmente si tratta di persone anziane che non sono più in grado di raggiungere autonomamente il supermercato, ma capitano anche persone più giovani che per diversi motivi, ad esempio un infortunio, siano inabilitati solo temporaneamente.
Una volta raccolte le ordinazioni vengono compilate delle schede con l’elenco dei prodotti da acquistare, ogni scheda viene data a un volontario che si occupa di quella spesa. All’interno del negozio i volontari sono riconoscibili dai giubbotti rossi, in questo modo sono liberi di muoversi fuori e dentro il supermercato passando anche per i varchi delle casse, senza destare nessun sospetto. Tra loro ci sono Carlo, Lidia, Emilio e Viliano, attivissimi nel riempire i carrelli e portarli presso la cassa che il supermercato riserva proprio per loro, qui c’è Paola che effettua gli ultimi controlli prima di chiamare Cristina, la cassiera. Quando tutte le spese sono pronte Cristina comincia a battere gli scontrini, scontando anche gli eventuali buoni sconto accumulati dai clienti e ovviamente passando anche il codice a barre della tessera cliente, che è stata fotocopiata e inserita nella cartellina personale; è proprio come se le persone fossero effettivamente presenti a fare la spesa. Una volta passate le spese gli scontrini vengono consegnati in ufficio e saranno saldati al rientro dei volontari, con i soldi ritirati al momento della consegna.
Ogni spesa viene messa perfettamente in ordine nelle cassette e nelle borse termiche e infine caricata sul furgone a seconda dell’ordine di consegna. A questo punto Emilio e Viliano sono pronti per partire, ma il loro lavoro, lo sanno bene, non sarà solo la consegna vera e propria; nella maggior parte dei casi infatti le persone che assistono hanno più bisogno di fare due chiacchiere con loro che di ricevere i generi ordinati, probabilmente anche questo contribuisce a rendere il loro compito davvero soddisfacente e sicuramente fa si che l’utilità del servizio sia decisamente amplificata.