Circa 140 orti tra Via Rubicone e Via Bramante a Ravenna, una quindicina a Castiglione di Ravenna, 24 a Piangipane, quasi 40 a Fosso Ghiaia, più di 90 a Marina di Ravenna. Questi sono i numeri approssimativi delle aree ortive ravennati gestite da Auser, che risultano coprire buona parte delle aree ortive complessive messe a disposizione dal Comune di Ravenna, con l’intenzione di promuovere, come da Regolamento, “l’impiego del tempo libero in attività che favoriscono la socializzazione, creano momenti d’incontro, di discussione e vita sociale e valorizzano le potenzialità d’iniziativa ed auto-organizzazione dei cittadini, in particolare delle persone in pensione”.
Ma negli orti gestiti da Auser, come spesso capita alle realtà che nascono e crescono all’interno della nostra Associazione, si sta facendo un passo in avanti, ancora una volta verso la solidarietà.
Tenendo conto che le mani esperte degli ortisti riescono a produrre più di ciò che serve loro, molti comitati Auser che hanno in gestione gli orti sociali della zona, hanno pensato di rendere disponibile il surplus prodotto per poterlo donare a chi ne avesse bisogno, come case di riposo, dormitori, realtà che a vario titolo si occupano degli altri nelle zone adiacenti a quelle degli orti stessi.
Tra tutti si distingue il comitato di Marina di Ravenna. Prendendo spunto dal Regolamento Comunale, che prevede contributi alle aree ortive che promuovono iniziative di solidarietà tramite donazione dei prodotti, il comitato ha deciso di strutturare il più possibile l’azione di solidarietà mediante un accordo sistematico con le Caritas Diocesane di Ravenna e di Marina di Ravenna.
Il progetto è partito a maggio 2014. Quando ci si è resi conto che, a parità di orti disponibili, stava diminuendo il numero di ortisti, il comitato ha pensato di mettere a frutto la cosa dirigendosi verso la solidarietà; primo promotore dell’iniziativa Vidmer Bandoli o “nonno orto”, che in prima persona ha messo a disposizione il suo tempo e il suo lavoro a coltivare, oltre al suo personale, altri due orti a questo preciso scopo; a lui si sono pian piano uniti anche altri 25 ortisti, donando di volta in volta il surplus della loro produzione. Come risultato finale si sono raggiunte, a fine anno, 340 casse di verdura (10 quintali circa) consegnate alle due Caritas Diocesane. Le consegne, tutte documentate e certificate, sono state effettuate a Ravenna da maggio a settembre due volte la settimana, con previsione di ricominciare a primavera, mentre una volta a settimana a Marina di Ravenna, dove però continueranno anche per tutto il periodo invernale.
Nella speranza che questa e le altre iniziative solidali prendano sempre più piede è doveroso ringraziare tutti i volontari che hanno unito l’utile al dilettevole, riducendo al minimo lo spreco di buon cibo e soprattutto permettendo a chi ne aveva bisogno di goderne.