Al Centro Sociale Auser “Il Timone” di Marina di Ravenna i nonni sono attivissimi non solo, come abbiamo visto qualche pagina fa, negli orti, ma anche nella riscoperta del rapporto nonni-bambini.
Partendo proprio dagli orti, ce n’è uno dedicato esclusivamente ai bambini che così possono imparare a coltivare le verdure, ma c’è anche un progetto più ampio che unirebbe il lavoro dell’orto all’attività ludica in pineta e per il quale sarebbe già stato individuato un luogo ideale; con i ragazzi delle scuole medie i volontari hanno collaborato a mettere in scena un brano dell’Odissea e per il futuro sarà sicuramente ripresa un’altra iniziativa didattica che prevede le visite dei ragazzi ai pescherecci con lezioni sul posto.
Uno dei progetti più importanti riguardante questo scambio tra generazioni è poi “I nonni raccontano ai bambini”, promosso dall’Assessorato al Decentramento del Comune di Ravenna.
Il proposito di questo laboratorio è quello di valorizzare il patrimonio sociale e culturale grazie agli incontri dei nonni volontari con i bambini delle scuole elementari di Marina di Ravenna, Punta Marina, Porto Corsini e Lido Adriano.
Questa bella iniziativa, già sperimentata qualche anno fa dai volontari del Timone, è stata proposta un paio d’anni fa riscuotendo un gran successo, soprattutto tra i piccoli spettatori e da novembre 2014 è di nuovo attiva. Il progetto, che andrà avanti fino a primavera, prevede due incontri settimanali, a tema, della durata di due ore l’uno, con diverse classi delle scuole elementari. Giovanna, Lia, Gianni, Quinto, Vidmer, Mina, Antonella e Giuliana, a gruppi di due o tre, a seconda del tema previsto per l’incontro, si presentano alla classe e cominciano a raccontare. A volte raccontano com’era la vita quando avevano la stessa età dei piccoli uditori, com’era la scuola, che giochi si facevano, altre volte portano loro piccoli oggetti di uso comune che oggi praticamente non esistono più, ad esempio il prete con cui si scaldava il letto, fanno provare loro pennini e calamai, mostrano gli attrezzi per la pesca, trasportando i bambini in un mondo lontano che li stupisce e li diverte, ma soprattutto creando un ponte indispensabile tra passato e presente, che permetterà loro di guardare il futuro con occhi più puliti, perché la conoscenza del passato è sempre fondamentale per ogni passo in avanti.