Questa volta siamo a Massa Lombarda dove abbiamo incontrato Claudia Ricci Iamino, 66 anni.
Mi chiamo Claudia, abito a Massa Lombarda da quando avevo 5 anni (prima abitavo a Belricetto di Lugo, quindi non ho fatto grandi spostamenti) e sono una volontaria Auser da 6 anni.
Io ho sempre lavorato in ufficio, a contatto col pubblico e la cosa mi è sempre piaciuta, quando sono andata in pensione cercavo qualcosa che mi permettesse di continuare a stare in mezzo alla gente e anche di dare quel poco che sono in grado di dare. È bello essere in Auser! È una bella sensazione che ti ripaga molto di quel poco che puoi fare.
Al momento il tempo che posso dedicare all’Associazione non è molto, per via di problemi familiari che occupano la maggior parte della mia giornata, però riesco comunque a fare l’autista, per il Circolo di Massa Lombarda, verso i presidi ospedalieri o a fare la spesa. La maggior parte delle volte per quanto riguarda i viaggi verso i presidi ospedalieri accompagno gli utenti anche all’interno della struttura in modo da facilitarli nell’orientamento e far loro compagnia. Per la spesa stesso discorso, molti di coloro che richiedono il servizio utilizzano il carrello come punto d’appoggio, quindi li aiuto a prendere i prodotti scelti, a pesare la verdura e successivamente a portare le buste della spesa fin dentro casa.
La soddisfazione più grande dello svolgere questi compito è nel viso delle persone che aiuti, nei loro occhi vedi una luce speciale, ti ringraziano anche solo guardandoti; molti di loro ci chiamano “i nostri angeli”, è un termine che sento molto spesso: “questi sono i nostri angeli”. Gli utenti ti vedono come una persona di fiducia, ti raccontano le loro cose, ti parlano dei loro problemi, ti chiedono anche dei consigli, siamo come persone di famiglia in cui hanno una fiducia illimitata, ci sono persone che ci danno anche le loro chiavi di casa, questa è una cosa veramente bella!
Qualche giorno fa una delle signore che accompagno a fare la spesa mi ha chiamata per risolvere un dubbio: aveva ricevuto una strana telefonata, da una sedicente volontaria Auser, naturalmente fasulla, che chiedeva contributi in nome dell’Associazione, prima di fare qualunque cosa ha chiesto a me, che naturalmente l’ho messa in guardia da questi truffatori, purtroppo sempre più presenti.
Insomma c’è veramente tanta soddisfazione a fare quello che faccio. Mi piacerebbe solo poter fare qualcosa anche per i bambini e per le famiglie, organizzare momenti di ritrovo che possano avvicinare gli anziani ai giovani, perché a volte c’è troppa distanza tra le generazioni e non è bello, soprattutto se pensiamo che, in questo momento, in cui si va in pensione sempre più tardi e sempre più stanchi, sarà sempre più difficile per noi attuare un vero e proprio ricambio generazionale che possa garantire i servizi che offriamo alla comunità.
A una persona che deve decidere se diventare o meno volontario direi che “non sa cosa perde se non lo fa”.