In riferimento alla polemica che da alcuni giorni occupa pagine dei nostri quotidiani locali sugli “Orti del Centro Sociale Le Rose” dell’associazione Ancescao, dove viene coinvolta anche l’associazione Auser Territoriale Ravenna in modo strumentale con attacchi irriverenti e scorrettezza politica, si ritiene opportuno precisare alcuni aspetti di merito sostanziali.
Preme sottolineare, perché sembra che sia stato disperso nella crudezza del contenzioso apertosi, lo spirito e le finalità con cui l’Amministrazione Comunale nel 1982 istituisce una nuova pratica di tutela attiva del territorio contrastando il degrado a favore della socialità e della partecipazione attiva dei cittadini, soprattutto anziani, assegnando pezzamenti di terreno da coltivare a orto.
In questi anni ciò ha consentito spazi di aggregazione e socialità, ha sviluppato in modo concreto azioni di solidarietà, destinando prodotti raccolti alle scuole o a strutture che accolgono e preparano pasti a meno abbienti, creando così una rete di sostegno e prossimità; valore implicito del volontariato e della promozione sociale.
Gli ortisti in assemblea decidono e indicano l’associazione di riferimento per la gestione degli orti, per la durata di sei anni, così come prevede il regolamento comunale approvato dagli ortisti e dal consiglio comunale nel novembre 2013. La gestione impegna l’associazione di riferimento alla copertura assicurativa per gli infortuni e contro terzi, e garantisce in caso di necessità l’anticipo della liquidità utile a favorire gli investimenti per il miglioramento dell’area. Fino ad ora Auser Territoriale Ravenna si è fatta carico di circa 24.000,00 euro di anticipo per gli orti di Marina di Ravenna, di Classe, di Via Rubicone e Via Bramante.
L’associazione Auser Ravenna, riconosciuta nel territorio per le tante attività di volontariato e promozione sociale che svolge, rassicura che non esiste alcun “Racket negli orti per anziani del Comune”. Gli assegnatari aderiscono all’Associazione, scelta democraticamente in assemblea, per le opportunità rappresentate e, come descrive il regolamento, per la durata di sei anni, trascorsi i quali possono essere assunte decisioni diverse.
Auser Ravenna è comunque disponibile e aperta ad un confronto con altre Associazioni e con l’Amministrazione Comunale al fine di chiarire ulteriormente la propria posizione e che nessuno è costretto ad aderire ad alcuna associazione. L’auspicio è quello di porre fine ad un dibattito che temiamo possa essere legato più che altro a finalità e visibilità elettorali e che offende in primo luogo gli ortisti e le centinaia di volontari che ogni giorno operano a sostegno delle fragilità sociali.
Mirella Rossi
Presidente
Auser Ravenna