Il sindaco Mauro Venturi ha espresso riconoscenza nei confronti dei tanti volontari e Forze dell’Ordine coinvolte
Circolazione interrotta, evacuazione dell’area e comunicazioni sospese, domenica 6 novembre ad Alfonsine, per le operazioni di brillamento di una bomba della Seconda Guerra mondiale ritrovata in un terreno agricolo.
La Prefettura ha pianificato le operazioni con il contributo del 8° Reggimento Genio Guastatori Folgore oltre al supporto del 118, Croce Rossa, Vigili del fuoco, Protezione civile, Carabinieri, Polizia di Stato, Polizia provinciale e Polizia municipale della Bassa Romagna. Vi è stato, inoltre, il contributo del personale dell’Ucbr con compiti di assistenza alla popolazione e comunicazione.
Imponenti le misure di sicurezza previste che hanno imposto l’evacuazione della zona, lo stop alla circolazione stradale e ferroviaria, l’interruzione delle comunicazioni telefoniche via cellulare, delle comunicazioni radio e delle trasmissioni televisive.
Per quanto riguarda la popolazione, è avvenuto lo sgombero totale sia dei residenti così come di chiunque altro si trovasse nel raggio di 900 metri dall’esplosivo (danger zone), con divieto di qualsiasi attività.
Una parte della popolazione è stata accolta presso l’edificio in uso alla Podistica alfonsinese e ai ballerini del gruppo “Milleluci”, in via Valeria 70.
Il sindaco di Alfonsine Mauro Venturi ha espresso riconoscenza nei confronti dei tanti volontari e Forze dell’Ordine coinvolte che coordinate dalla Prefettura hanno brillantemente portato a termine nella massima sicurezza le operazioni.
Gli artificieri alle 13.05 hanno fatto esplodere l’ordigno nella massima sicurezza.
L’ordigno di fabbricazione britannica dal peso di 500 libbre (circa 226 chili) era stato rinvenuto durante la lavorazione del terreno nei pressi di via Reale 315 ad Alfonsine.