Mi chiamo Caterina Collina, ho 57 anni e vivo a Riolo Terme.
Auser è un’associazione di volontari che realizza agglomerazione sociale e che è utile a livello locale grazie a tutti i servizi svolti; tutte attività che, se non venissero svolte dai volontari, non potrebbero essere sostenute per via dei costi che, purtroppo gli enti locali non riescono ad affrontare per una serie di motivi che tutti conosciamo bene.
Sono volontaria Auser da circa 16 anni. Ho cominciato come accompagnatrice per i disabili, quando il Centro Sociale Primavera ha preso in gestione il servizio. Oggi invece sono responsabile del Centro con mansioni legate al disbrigo delle pratiche burocratiche e intermediazione con la sede centrale. Abbiamo i nonni vigili, un gruppo che si occupa di sorveglianza museale e un autista per servizio gratuito su richiesta, ogni gruppo autogestisce il proprio servizio, io continuo ad essere vicina al servizio per disabili come coordinatrice del servizio. Sono molto contenta di tutti i “miei ragazzi”, sia degli accompagnati che degli accompagnatori.
Mi sono trovata a fare la volontaria quasi senza rendermene conto. Qualche collega mi ha chiesto se mi andava di provare e poi, una volta cominciato, sono stata talmente coinvolta che non ho più smesso perché non ne avrei più potuto fare a meno. Fare volontariato con i ragazzi disabili è qualcosa che ti riempie la vita, sicuramente dà più di quello che prende, bisogna solo provare per credere. Poi, chiaramente, sono tante le attività da svolgere all’interno dell’Associazione, ognuna con un diverso grado di coinvolgimento; tutte hanno la loro importanza, tutte devono essere svolte.
Mi piacerebbe avere più tempo da dedicare al volontariato e che il Centro Sociale avesse a disposizione più risorse, soprattutto economiche, per poter mettere in campo più progetti. Mi piacerebbe che la burocrazia fosse più snella e che chi fa davvero volontariato, come noi, non dovesse pagare la disonestà di chi, invece, sul volontariato cerca di lucrare. Infine mi piacerebbe che ci fosse più informazione su di noi e su quello che realmente facciamo, perché troppo spesso le persone parlano senza conoscere i fatti e le critiche negative, soprattutto quando sono infondate, a lungo andare sono controproducenti, ma si sa, fa più rumore un albero che cade che una foresta che cresce…
Cosa direi a chi deve scegliere se diventare volontario? Niente, secondo me non ce n’è bisogno, quando ti si pone davanti la questione non ci si pensa nemmeno, la risposta è sì. Io come esperienza di certo la consiglio, perché arricchisce la vita e, soprattutto nelle realtà piccole come la nostra, il riscontro e il ritorno sono immediati, è subito palese che il nostro agire serve.