Sono 12 i bambini dagli 8 ai 14 anni, provenienti da tutta la regione del Sahara Occidentale e dai campi profughi Saharawi, che, insieme ai loro accompagnatori, sono stati accolti a Lido Adriano, presso il centro sportivo dell’A.S.D. Calcio nell’ambito della Campagna nazionale di accoglienza dei bambini saharawi.
Attiva dal 1999 in Emilia Romagna, grazie alla collaborazione con le amministrazioni locali, l’accoglienza estiva dei bambini saharawi ha toccato per la prima volta anche il territorio ravennate. I bambini sono rimasti a Lido Adriano per 10 giorni, a conclusione del periodo trascorso in Italia.
Oltre ad essere una bellissima occasione di svago e di vacanza, grazie alle giornate al mare e in piscina e alle tante attività ludiche programmate grazie all’aiuto dei volontari, durante la loro permanenza i bambini sono stati protagonisti anche di attività educative e percorsi di screening sanitario con accertamenti e cure mediche primarie.
Auser Ravenna e il Circolo Auser Volontariato L’altra faccia della medaglia di Lido Adriano, hanno collaborato attivamente al soggiorno dei piccoli saharawi, insieme alle associazioni Kabara Lagdaf di Modena, Volontari Protezione Civile R.C, Mistral, Caritas e Comitato cittadino antidroga.
I nostri volontari hanno affiancato gli operatori per l’intera durata del soggiorno. Due i volontari impegnati in maniera attiva, inizialmente limitatamente alla preparazione del pranzo dei bambini, ma in breve anche accompagnando i giovani ospiti in tutte le attività svolte.
Nei 10 giorni della durata del soggiornoil Parco Auai Auai ha permesso l’accesso alla piscina per tutti i bambini ad una cifra simbolica, la Cgil di Ravenna ha offerto una cena, la Società Sportiva di Lido Adriano ha offerto il Kebab, il Centro Desiderio ha offerto la pizza; le altre cene sono state offerte dal dormitorio Il re di Girgenti, in collaborazione con il Centro Sociale Le Rose di Ravenna.
Prima di partire, per ringraziare tutte le persone che si sono occupate di loro durante questi 10 giorni, i bambini hanno offerto un piccolo spettacolo con canti e balli della loro tradizione. Nonostante la loro giovane età, infatti, i bambini sono perfettamente consapevoli sia della propria situazione, sia del proprio ruolo politico e cercare di raccontare alle persone che li ospitano, com’è la vita nei campi profughi allestiti tra Algeria e Marocco e cosa significhi essere in attesa, dal 1975, che venga riconosciuto il loro diritto all’autodeterminazione.
I nostri operatori sono rimasti talmente colpiti da questa esperienza che non hanno potuto trattenere le lacrime alla loro partenza.
A Lido Adriano, intanto, proseguono tutte le altre attività, dall’aiuto compiti, ai corsi di italiano per stranieri, al laboratorio di cucito, molte anche le attività in programma per i prossimi mesi e, naturalmente, l’attesa, per l’anno prossimo, di ripetere anche questa bellissima esperienza.