Prevenire l’isolamento sociale e l’insuccesso scolastico, facilitare la socializzazione, avvicinare alle regole, minimizzare le barriere provocate da disabilità e disagio, ridurre le assenze e il ricorso alle sanzioni, promuovere l’autostima e la consapevolezza delle prorpie capacità, ma anche aumentare il livello delle competenze scolastiche, abituare al lavoro di gruppo, sviluppare e consolidare le capacità espressive, comunicative, logico-operative grazie a diversi linguaggi e tecniche multimediali. Questi sono gli obiettivi del progetto “Sos – Save Our Students”, realizzato dal Polo Tecnico Professionale di Lugo, grazie al supporto di Auser e dei Servizi Sociali del Comune, che lo ha inserito nei Piani di zona dell’Unione dei Comuni della Bassa Romagna.
Un progetto fortemente voluto dalla Dirigente Scolastica Milla Lacchini, che ha trovato ora la sua realizzazione, grazie all’intervento dei Servizi Sociali di Lugo e in particolare della Dottoressa Margherita Dall’Olio, che ha coinvolto Auser Lugo.
Il finanziamento che che il circolo Ause, grazie alla donazione del 5×1000 dei cittadini lughesi, ha potuto offrire al progetto, ha permesso la sua effettiva realizzazione. Il contributo è stato fondamentale al punto che le insegnanti coordinatrici, in via informale, chiamano il progetto “Progetto Auser”.
Il post scuola è partito ufficialmente, presso l’ITCG Compagnoni, sede legale del Polo Tecnico Professionale di Lugo, lo scorso 5 ottobre. L’accesso, da parte dei ragazzi, è totalmente volontario ed è aperto a tutte le scuole del territorio. Si è cominciato con un gruppo di 12 studenti, tra i 14 e i 17 anni, che partecipano alle attività il lunedì, il mercoledì e il venerdì, dalle 14.00 alle 17.00. Metà del tempo a disposizione è utilizzato per il ripasso delle materie scolastiche, l’altra metà è strutturato in attività diverse per ogni giornata. Le prime attività proposte sono state lo swiss ball, il mosaico e un laboratorio teatrale. Insieme ai ragazzi, sono impegnati, per 9 ore a settimana, un docente messo a disposizione dalla scuola, un educatore in forza ai Servizi Sociali e un “Tutor per amico” retribuito grazie al contributo di Auser che, oltre a questo, copre anche l’acquisto dei materiali necessari per i laboratori.
Al momento dell’avvio il gruppo di progettazione e coordinamento è costituito da Monica Betti, coordinatrice pedagogica del Comune di Lugo, Sonia Zausa e Maria Carmen Bandieramonte, docenti referenti per il Polo scolastico, Deborah Corrado, educatrice dei Servizi Sociali e Asmae Idhadoush, “Tutor per amico”.
L’inserimento di questi ragazzi in situazioni destrutturate, dove non si sentono giudicati, dove non c’è la paura di un voto, costituisce non solo un’ottima occasione di socializzazione, ma anche un modo per andare oltre le mere valutazioni di classe, riconoscendo quelle qualità che normalmente non sono oggetto di giudizio per la scuola. La possibilità di studiare in piccoli gruppi, con un aiuto e una guida, per la maggior parte di loro fa già la differenza, dato che spesso, a casa, hanno difficoltà anche semplicemente a ripetere quello che hanno studiato.
Le attività extrascolastiche proposte riguardano sia l’educazione sportiva e motoria che l’ambito artistico e sono, non solo una forte attrattiva per i ragazzi (difficilmente sarebbero invogliati a partecipare se si facesse solo ripasso prettamente scolastico), ma anche attività rilassanti e stimoli che li avvicinano all’arte e alla bellezza.
Il gruppo si è rivelato subito molto coeso. Al suo interno ci sono tutte le premesse per creare nuove reti amicali, molto importanti soprattutto perché sono tanti i ragazzi che trascorrono interi pomeriggi in quasi totale isolamento, con in mano lo smartphone.
«Questa è stata la realizzazione di un sogno che coltivavo da tempo – ha dichiarato la Dirigente Scolastica Milla Lacchini – Ho sempre creduto nell’importanza dell’apertura pomeridiana delle scuole, per offrire ai ragazzi degli spazi dove potersi ritrovare e lavorare insieme. (…) Questa è la direzione in cui si sta muovendo il nostro Ministero, che ha emanato, nell’amboto dei piani operativi nazionali di utilizzo di fondi europei, un bando proprio per avviare, nelle scuole, delle attività sul modello del nostro progetto, finalizzato in modo specifico a contrastare la dispersione scolastica e aiutare i ragazzi che si trovano in situazioni particolari. Noi possiamo dire di avere già messo in piedi questa attività. Sono infinitamente grata ad Auser che ha dimostrato lungimiranza nell’investire in questo progetto. È chiaro che adesso dobbiamo impegnarci a lavorare perché ci sia una ricaduta efficace e ci impegneremo al massimo; le mie collaboratrici sono molto valide, hanno pianificato tutta una serie di attività che si svilupperà nei prossimi mesi e noi vi terremo informati dei risultati».