Un mese di appuntamenti fino al 12 febbraio. Ben 11 le mostre allestite in paese
Massa Lombarda si prepara a festeggiare il proprio patrono con i festeggiamenti per “San Pêval di segn”, che cade mercoledì 25 gennaio. I visitatori potranno scegliere come vivere la festa, tra le numerose mostre da visitare (ben 11), la gastronomia, lo shopping tra le bancarelle nei numerosi mercatini e nei negozi del centro: tanti sono infatti gli appuntamenti che gravitano attorno al giorno del patrono, fino al 12 febbraio.
Il calendario è stato presentato lunedì 16 gennaio in conferenza stampa al centro culturale “Carlo Venturini”. Per l’occasione erano presenti il sindaco Daniele Bassi, l’assessore comunale alla Cultura Andrea Bruni e la responsabile dei Servizi culturali del Comune di Massa Lombarda Chiara Alboni.
“Avere undici mostre in contemporanea è un primato importante che unisce i luoghi della città e le diverse vocazioni artistiche e culturali – ha sottolineato il sindaco Daniele Bassi -. Questo fermento culturale è frutto della sinergica collaborazione tra Amministrazione comunale e associazioni culturali e di volontariato. La celebrazione del patrono, inoltre, non trascura i momenti ludici, così come la gastronomia e i mercatini; è un evento che non dimentica la tradizione, con la quale si intreccia: i festeggiamenti per il nostro santo patrono sono sinonimo di gioia condivisa, di sentita partecipazione che ci vede tutti protagonisti”.
“Quest’anno si è deciso di pensare alla tradizione massese ispirata alla scuola di arte e mestieri – ha spiegato Andrea Bruni -. In questo contesto, la mostra dedicata a Umberto Folli rappresenta il perno centrale della terna di mostre che abbraccia tre generazioni di artisti (Folli appunto, Antonio Caranti e Giuseppina Zardi) che simboleggiano, arricchiscono e caratterizzano queste celebrazioni”.
Giovedì 19 gennaio alle 20.45 ci sarà un appuntamento al Circolo massese, con Michele Governa che proporrà “Gocce massesi (Stagioni)”, una serie di foto per raccontare Massa Lombarda. Qui i visitatori potranno visitare anche la mostra fotografica “Dal ciclismo eroico ai giorni nostri”, storia dei professionisti romagnoli a cura del Circolo e visitabile nei festivi (compreso mercoledì 25 gennaio) dalle 14.30 alle 18 e dalle 20 alle 23 e nei feriali dalle 20 alle 22.
Dal 20 al 25 gennaio in piazza Matteotti ci sarà la XX sagra del Sabadone, a cura della Pro Loco di Massa Lombarda, stand gastronomico con sabadoni, polenta, piadina farcita tutti i giorni dalle 10 alle 18.30.
Sabato 21 gennaio alle 15 nella chiesa di San Salvatore inaugurano contestualmente due esposizioni: la mostra “Per non dimenticare Gigetto”, quadri e poesie del professor Luigi Boni, a cura della Piccola compagnia dell’oratorio, e la mostra sulla storia della chiesa di San Salvatore a cura del gruppo “Amici della chiesa di San Salvatore”, in collaborazione con il Circolo fotografico massese. Alle 18 nella Sala del Carmine inaugura invece l’esposizione “Magnus pictor”, con opere di Umberto Folli, a cura dell’Assessorato alla Cultura.
Il professore Umberto Folli rifondò la Scuola d’arte e mestieri di Massa Lombarda e ne assunse la direzione dal 1947 al 1986. A conferma del prestigio raggiunto dalla scuola, nel 1969 “il professore” (come veniva chiamato) e i suoi allievi vennero incaricati di ridipingere, su disegni originali del Piermarini, il soffitto del Teatro della Scala di Milano, distrutto e consumato dal tempo. La mostra sarà visitabile il venerdì dalle 16 alle 19, il sabato e la domenica dalle 10 alle 12 e dalle 16 alle 19 e il 25 gennaio dalle 10 alle 12 e dalle 14.30 alle 19.
Al Circolo massese alle 20 ci sarà invece una cena a buffet con musica, mentre alla chiesa di San Paolo alle 20.45 si terrà il XX concerto di San Paolo.
All’ingresso del municipio dal 21 al 28 gennaio sarà in esposizione la mostra intitolata “Evoluzione storica della chiesa di san paolo nel corso dei secoli”, curata da Alessandro Ghiselli; l’esposizione inaugura sabato 21 gennaio alle 10.30 e sarà visitabile dalle 9 alle 12 (il 25 gennaio dalle 10 alle 12 e dalle 14.30 alle 19).
Domenica 22 gennaio alle 17 allo Studio Artecontemporanea, in via San Vitale 41, inaugura la terza mostra della festa, intitolata “Magistra”, una personale di Giuseppina Zardi, con presentazione di Aldo Savini e organizzata in collaborazione con Udi.
Martedì 24 gennaio alle 16.30 al centro giovani Jyl sarà il turno della mostra collettiva “Physis – La natura e l’uomo” e alle 17 al centro “Venturini” apre i battenti la personale di Antonio Caranti “Conflictio”, con presentazione di Vittorio Spampinato.
Mercoledì 25 gennaio, giornata del patrono, gli appuntamenti iniziano alle 9.30 nella Sala Zaccaria Facchini con l’inaugurazione dell’esposizione “Dalla ruralità alle forme più astratte” di Luciano Bacchilega, a cura dell’Avis comunale. Alle 10 nello spazio espositivo di corso Vittorio Veneto 37 aprirà la mostra fotografica di Silvio Canini intitolata “Fly 380 – Air Bou”, a cura del Circolo fotografico massese. Alle 10.30 nella chiesa di San Paolo il vescovo Monsignor Tommaso Ghirelli celebrerà la santa messa solenne.
Al centro culturale “Carlo Venturini”, in viale Zaganelli 2, nella giornata si potranno inoltre ammirare le esposizioni di materiale archeologico, mineralogico, ceramico, artistico e iconografico e la pinacoteca comunale (visite guidate alle 10 e alle 17) e il patrimonio dell’Ausl di Ravenna (visite guidate con i ragazzi del servizio civile alle 11 e alle 16).
Alla chiesa di San Paolo mercoledì 25 gennaio i visitatori troveranno invece “Una piccola matita nelle mani di Dio”, vita e opera di santa Teresa di Calcutta a cura della parrocchia “Conversione di San Paolo” che rimarrà allestita fino al 12 febbraio e sarà visitabile dalle 9.30 alle 12 e dalle 16 alle 18 (il 25 gennaio dalle 9.30 alle 12 e dalle 14 alle 18.30).
Sabato 28 gennaio alle 20.45 al teatro dell’oratorio appuntamento con la commedia dialettale “Un ingarboi cun e zampet’ de’ gieval”, a cura della Piccola compagnia dell’oratorio.
Sabato 28 e domenica 29 gennaio al Circolo bocciofilo massese l’associazione “Amici dello IOR” organizza la Sagra invernale del cappelletto (sabato: cena; domenica: pranzo e cena).
Domenica 12 febbraio alle 12 ci si sposterà infine al centro di quartiere di Fruges per il pranzo “In tanti a tavola per l’Oppio”, a sostegno della chiesa dell’Oppio, a cura della parrocchia San Giacomo di Fruges.
Per quanto riguarda i tradizionali mercatini di San Paolo, gli appuntamenti saranno mercoledì 25 gennaio in via Vittorio Veneto 69 con il mercatino “Mani di donna”, vendita di beneficenza di biancheria per la casa ricamata dalle volontarie e di vestiario e accessori (dalle 9 alle 12 e dalle 15 alle 19), a cura degli Amici dello IOR. Mercoledì 25 gennaio in piazza Marmirolo 1 (sede dell’Udi) un mercatino dei lavori fatti nei laboratori creativi (dalle 10 alle 12 e dalle 15 alle 18), affiancato da un’esposizione di giornali, manifesti e foto dell’archivio Udi. Sabato 28 gennaio in piazza Matteotti dalle 8 alle 17 ci sarà infine il mercatino del riuso a cura della Pro Loco.
Il calendario dei festeggiamenti per San Paolo è organizzato dall’Assessorato alla cultura del Comune di Massa Lombarda in collaborazione con il Forum delle associazioni e con il patrocinio dell’Unione dei Comuni della Bassa Romagna, della Regione Emilia-Romagna e della Provincia di Ravenna.
Per ulteriori informazioni, contattare il Centro di comunicazione e ascolto, telefono 0545 985890, email comunicazioneascolto@comune.massalombarda.ra.it, oppure l’Ufficio cultura al numero 0545 985832, email cultura@comune.massalombarda.ra.it.
Perché “San Pêval di Segn”?
Fin dall’antichità i contadini dotati di un acuto spirito di osservazione, vivendo a stretto contatto con la natura, da essa trassero gli elementi per interpretare i messaggi che da questa pervenivano. Osservavano la luna, il sole, il vento, il comportamento degli animali della corte, della stalla, il fumo che usciva dal camino, il contenitore del sale e un’infinità di tanti altri particolari e, interpretandone il significato, formulavano le loro conclusioni. Fu un processo molto lungo, frutto di osservazioni che si protrassero per secoli e che coinvolse decine e decine di generazioni. Alla fine del percorso, pur non conoscendo ancora le leggi che regolavano questi fenomeni, erano ugualmente in grado di interpretarle al meglio e fare previsioni sul cambiamento del tempo, con una buona approssimazione, che permetteva loro di organizzare il proprio lavoro nel modo migliore. Se ciò era possibile per una previsione limitata nel tempo, avranno pensato, perché non tentare di estenderla a tutto l’arco di un anno? Perciò, partendo dal medesimo concetto, elaborarono una teoria, molto più fantasiosa, anch’essa basata sull’osservazione dei fenomeni naturali. Questa attribuiva alle condizioni meteorologiche dei primi 24 giorni dell’anno un valore di anticipazione valida per tutti i dodici mesi successivi. Le indicazioni scaturite dall’osservazione dei primi dodici giorni di gennaio, forniscono, nell’ordine, le indicazioni per i primi quindici giorni di ogni singolo mese. Le indicazioni dei restanti 15 giorni, sono ricavate dai 12 giorni successivi. Solo che nel secondo caso, l’abbinamento del giorno/mese va fatto a ritroso, cioè iniziando da dicembre, novembre, eccetera, completando in questo modo la previsione. Questo periodo di ventiquattro giorni era chiamato “al spej di mis” (le spie dei mesi). Completata la previsione meteorologica, manca ancora la valutazione generale sull’andamento dell’annata. Questo compito era riservato al venticinquesimo giorno di gennaio, giorno di San Paolo (festa patronale di Massa Lombarda). Da qui San Pêval di Segn. Questa previsione si otteneva scrutando la giornata nei suoi eventuali cambiamenti, tenendo conto che: la pioggia, predice abbondanza; il sole, carestia; una giornata nuvolosa, un’annata normale. Questo per i raccolti. In generale, una giornata di vento è presagio di guerra. Una giornata di nebbia preannuncia un anno poco propizio per la salute.
(Testo a cura di Luigi Mazzolani)