Circa 20 milioni destinati alla non autosufficienza; oltre 180 mila euro per l’emergenza abitativa
Il 26 ottobre, nel corso della seduta di Comitato di Distretto, la giunta dell’Unione dei Comuni della Bassa Romagna ha approvato la programmazione delle risorse per gli interventi sociali, sociosanitari e per la non autosufficienza. Complessivamente nel territorio dell’Unione (distretto di Lugo) viene messo in campo un finanziamento della spesa pari a 32.481.105 di euro, con il concorso delle risorse proprie dei Comuni, dall’Azienda Usl della Romagna, dalla Regione Emilia-Romagna e dallo Stato.
Tra i temi cardine al centro della progettazione ci sono la casa e l’abitare, con il sostegno a singoli e nuclei famigliari con problematiche abitative anche grazie ai contributi stanziati dal fondo nazionale per la morosità incolpevole o a forme innovative di housing sociale realizzate con il concorso del volontariato e della cooperazione. Nel corso del 2017 sono stati stanziati oltre 180mila euro per far fronte all’emergenza abitativa, mettendo in atto sia interventi di prima accoglienza presso appartamenti supportati e posti letto dedicati, sia attraverso l’erogazione di contributi per il pagamento dell’affitto. I nuclei famigliari sostenuti sono stati circa 200.
Importante inoltre il sostegno alle famiglie e alle funzioni genitoriali dai primi giorni di vita sino all’adolescenza, con proposte diversificate coordinate dal Centro per le famiglie e la valorizzazione delle reti tra famiglie e dell’affido famigliare a supporto del quale è stato attivato, in collaborazione con le associazioni del territorio, un nuovo gruppo di auto mutuo aiuto.
Nell’ambito degli interventi per la non autosufficienza, che assorbono i 2/3 della spesa complessiva (circa 20 milioni di euro), viene consolidata la rete dei servizi per la domiciliarità quali assistenza domiciliare educativa e assistenziale, assegni di cura, centri diurni per anziani e disabili, laboratori socio occupazionali, servizi dedicati alle persone affette da Alzheimer e deterioramento cognitivo e formazione per le assistenti familiari private. Rispetto all’utenza disabile è stato presentato il progetto distrettuale per il “Dopo di noi” che recepisce quanto previsto dalla Legge 112 del 2016, disegnando percorsi per la vita autonoma e al domicilio per le persone gravemente disabili prive del sostegno familiare.
Nel 2017 sono state introdotte nuove opportunità quali il riconoscimento di contributi a sostegno della mobilità casa-lavoro per lavoratori iscritti negli elenchi di collocamento mirato, che saranno assegnati tramite bando nei prossimi mesi.
Molte le progettazioni realizzate con il concorso delle associazioni e del volontariato locale, complessivamente 17 dei 45 progetti che costituiscono il Piano per la salute e il benessere sociale sono frutto di co-progettazione e offrono risposte per l’inclusione delle persone disabili, il contrasto alla povertà e all’isolamento degli anziani e la prevenzione dei comportamenti a rischio degli adolescenti.