Gli appuntamenti condivisi per ribadire l’impegno contro la violenza di genere
La Bassa Romagna in cammino contro la violenza alle donne: è questo il titolo con cui l’Unione dei Comuni della Bassa Romagna, le associazioni delle donne e i sindacati aderiscono quest’anno alla Giornata internazionale contro la violenza sulle donne, per sensibilizzare i cittadini sul tema.
Tre le iniziative in programma, che si uniscono e si integrano alle numerose iniziative organizzate dai singoli comuni (il programma completo è consultabile sul sito www.labassaromagna.it).
Il calendario condiviso è stato presentato in conferenza stampa venerdì 17 novembre al Salone Estense della Rocca di Lugo. Per l’occasione sono intervenute: Paola Pula, sindaco referente per le Pari opportunità dell’Unione dei Comuni della Bassa Romagna; Bruna Fontana, volontaria del centro antiviolenza Demetra; Antonella Bezzi, in rappresentanza del Sindacato pensionati italiani Cgil; erano inoltre presenti le assessore alle Pari opportunità dei Comuni dell’Unione.
Il sindaco Paola Pula ha evidenziato lo sforzo corale messo in campo dalle Amministrazioni comunali della Bassa Romagna, in stretta sinergia con le associazioni di donne del territorio e le altre realtà impegnate sul tema, per costruire non solo gli eventi legati al 25 novembre, ma “un piano di assistenza strutturato che possa “fornire risposte concrete e di supporto al problema della violenza di genere”.
“Voglio ringraziare tutte le associazioni che collaborano con noi alla realizzazione di questo calendario, ma anche nel quotidiano per sensibilizzare la cittadinanza – ha rimarcato il sindaco -: Demetra, che è il nostro centro antiviolenza, Artemide, Udi di Massa Lombarda, il Caffè delle ragazze di Conselice, Incontradonne e Cif di Alfonsine, e anche Aspasia di Mileto”.
Bruna Fontana ha fatto una panoramica della situazione in Bassa Romagna per quanto riguarda l’assistenza alle donne vittime di violenza: nel 2016 sono state 95 le donne accolte, di cui 60 straniere; nel 2017 al momento le donne accolte sono state 88, tra le quali 60 nuove, di età dai 18 ai 72 anni e alcune delle quali con minori a carico”.
Antonella Bezzi ha sottolineato come spesso le donne vittime di violenza non dispongano di una propria autonomia economica e fatichino a reinserirsi nel tessuto sociale: “Il supporto psicologico e quello legale sono fondamentali in questo percorso. I sindacati hanno il ruolo di fare rete, di indirizzare e ascoltare le donne che cercano assistenza, in modo che non si sentano sole”.
Lunedì 20 novembre alle 18.30 a Fusignano, all’auditorium “Arcangelo Corelli”, in vicolo Belletti 2, ci sarà il convegno “Le donne strapperanno il popolo al populismo?”. Annarosa Buttarelli, filosofa della differenza, autrice di “Sovrane, l’autorità femminile al governo”, dialoga sul tema con Luana Zanella, presidente del Comitato promotore della scuola di alta formazione per donne di governo e Alberto Leiss, giornalista, redattore dell’Unità fino al 2000, scrittore.
Venerdì 24 novembre alle 20.30 ci sarà la camminata in rosso simultanea in tutti i comuni della Bassa Romagna. Ai partecipanti è richiesta una torcia e simbolicamente un indumento o accessorio rosso.
Sabato 25 novembre alle 9 a Lugo al Parco del loto di Lugo ci sarà la deposizione di un mazzo di fiori sul monumento contro i femminicidi. Seguirà alle 9.30 al Salone Estense della Rocca la presentazione di “La casa sul filo”, un progetto a sostegno delle donne vittime di violenza e dei loro figli a cura del centro antiviolenza Demetra.
La partecipazione a tutti gli appuntamenti è libera e gratuita.
La Giornata internazionale per l’eliminazione della violenza contro le donne è una ricorrenza istituita dall’Assemblea generale delle Nazioni unite nel 1999; ricorre il 25 novembre in ricordo dell’assassinio nel 1960 delle tre sorelle Mirabal considerate esempio di donne rivoluzionarie per l’impegno con cui tentarono di contrastare il regime di Rafael Leónidas Trujillo (1930-1961), dittatore della Repubblica Dominicana per oltre 30 anni. In tale occasione, governi, associazioni e istituzioni sono chiamate a organizzare attività volte a sensibilizzare l’opinione pubblica sul tema.