Intervista al Direttore Diego Galizzi
a cura di Deborah Ugolini
L’edificio che ospita il Museo Civico delle Cappuccine di Bagnacavallo è un ex convento che, fino agli anni Settanta, ha ospitato uno dei due insediamenti di suore di clausura. Nel momento in cui le religiose hanno abbandonato lo stabile, questo è stato acquistato dal Comune, che ne ha fatto il centro delle attività e degli istituti culturali principali della città.
Era il 1976 e hanno preso sede in Via Vittorio Veneto il Museo d’Arte, la Biblioteca Comunale, l’Archivio Storico di Bagnacavallo e, al piano superiore, nelle celle che avevano ospitato le suore di clausura, la Pinacoteca Civica, che poi è diventata Museo Civico delle Cappuccine, rendendo omaggio, nel proprio nome, alla storia del luogo dove è stato insediato.
Metà del museo è dedicata alle esposizioni permanenti. Si tratta di collezioni d’arte di proprietà del Comune di Bagnacavallo allestite in un percorso espositivo permanente. Sono opere che vanno dal primo ‘500 fino all’arte contemporanea, che raccontano il territorio dal punto di vista artistico e culturale, compresi materiali appartenenti a congregazioni religiose locali confluiti al Museo sotto forma di deposito.
L’estate del 2017 ha visto un importante riallestimento della parte dedicata al ‘900, con un grande impegno da parte della direzione e del personale del Museo, per rivedere tutto il percorso e renderlo più efficace dal punto di vista esperienziale.
C’è poi una zona ad esposizioni semipermanenti, costituita dalle acquisizioni più recenti, che tutt’ora continuano grazie alle donazioni di artisti contemporanei, che è destinata, nel tempo, ad avere microrotazioni e variazioni.
L’altra metà del museo è invece dedicata ad attività espositive temporanee. Riusciamo ad organizzare circa 3 o 4 mostre l’anno.
Dal 16 settembre al 26 novembre scorsi abbiamo ospitato la mostra “GOYA. Follia e ragione all’alba della modernità” che ha presentato i quattro grandi cicli incisori del Maestro, con più di 200 opere esposte. L’aspettativa era quella di ripetere il successo dell’anno precedente con “Il villaggio di Chagall”, ma il risultato ha superato ogni previsione: abbiamo raggiunto i 12mila visitatori.
La bella notizia è che questi numeri non sono un fuoco di paglia, ma un vero e proprio trend di crescita che vede i visitatori aumentare di anno in anno (fino a qualche anno fa la media dei visitatori annui si aggirava intorno ai 4mila) e questo grazie all’offerta di qualità che siamo in grado di dare, che fidelizza il pubblico, incuriosendolo a tornare alle iniziative successive, attirando turisti attenti, qualificati, che poi hanno modo di apprezzare anche la città.
Non ci occupiamo solamente di incisione, ma certamente questo è il nostro filone principale e va in questo senso la Biennale, organizzata da Comune di Bagnacavallo e Comune di Ravenna, dedicata a Giuseppe Maestri, incisore ravennate morto alcuni anni fa, che si concluderà il 18 marzo 2018.
Abbiamo ospitato la prima tappa del progetto il 16 dicembre, con il Premio Giovani Incisori e la presentazione del Repertorio Digitale dell’Incisione Italiana Contemporanea, un grande portale che fotografa il panorama degli artisti attualmente impegnati nell’arte incisoria in Italia.
Dal 20 gennaio prossimo invece al MAR e alla Biblioteca Classense di Ravenna, ci saranno il premio principale, dedicato a Giuseppe Maestri e una mostra monografica dedicata a Cristiano Vettore, giovane incisore veneto, vincitore della scorsa edizione del premio.
In occasione di eventi di particolare rilevanza, come le recenti mostre di Chagall e di Goya, la macchina organizzativa del museo è messa particolarmente sotto pressione; ecco perché ci siamo rivolti ad Auser per aumentare, talvolta anche raddoppiare, il servizio di sorveglianza.
L’esperienza con l’Associazione è abbastanza recente, è solo da circa tre anni che abbiamo un inserimento di volontari, normalmente concentrati il sabato oppure, in occasione, appunto, delle grandi mostre, il sabato e la domenica.
Il loro contributo è importante non solo per la possibilità di avere un prezioso affiancamento al nostro personale, ma anche per il tipo di approccio e per la professionalità che i volontari continuamente dimostrano. Si tratta di una collaborazione decisamente ben riuscita.
Il Museo Civico delle Cappuccine
è in Via Vittorio Veneto 1/a
a Bagnacavallo (RA)
Per informazioni:
www.museocivicobagnacavallo.it
centroculturale@comune.bagnacavallo.ra.it
Tel. 0545 280911/3
L’INGRESSO AL MUSEO È GRATUITO
Apertura al pubblico:
martedì e mercoledì dalle 15.00 alle 18.00
giovedì dalle 10.00 alle 12.00 e dalle 15.00 alle 18.00
venerdì, sabato e domenica
dalle 10.00 alle 12.00 e dalle 15.00 alle 19.00
Solo su prenotazione per gruppi o scolaresche (tel. 0545 280911)
martedì e mercoledì mattina dalle 10.00 alle 12.00