DA INFORMAUSER LUGLIO 2018 (SCARICA IL PDF)
L’invecchiamento della popolazione non è e non può essere considerata un’emergenza. Auser Emilia Romagna, già dallo scorso anno, ha cominciato a riflettere sull’allungamento della vita media e ha a chiedersi quale sarebbe stata la situazione dopo 15 anni, quando il 30% della popolazione avrà più di 75 anni. Nasce da qui l’idea di uno studio previsionale che sarà raccolto nel volume “2032 Idee per la longevità”, pubblicato da Auser e Spi/Cgil Emilia Romagna e in stampa dal 20 settembre 2018 (Editrice Socialmente).
La prefazione è di Lidia Ravera, la presentazione di Bruno Pizzica e Fausto Viviani; i vari interventi, che indagano gli effetti dell’innalzamento dell’età media sotto diversi punti di vista, sono firmati Gianluigi Bovini, Roberto Bernabei, Flavia Franzoni, Silvia Giannini, Lorenza Maluccelli, Claudia Ceccacci, Stefania Irti, Franco Di Giangirolamo, Don Giovanni Nicolini, Duccio Campagnoli, Angiolo Tavanti, Raffaella Morsia, Marco Marchetta, Linda Pampari, Cinzia Barbieri, Luigi Giove, Fabio Fecci e Stefano Bonaccini.
Dalla riqualificazione degli spazi alle differenze di genere, dal tempo libero al reimpiego degli edifici scolastici che, mano a mano, si svuoteranno sempre più, dai servizi alle università della terza età, sono state riunite tante riflessioni attorno a questo tema, in modo da sollecitare il mondo della politica, che troppo spesso sembra impegnato solamente a spotare i sondaggi con frasi ad effetto, perché possano invece intraprendere tempestivamente una strategia che permetta di affrontare nel migliore dei modi la società di domani. Il libro non affronta l’aspetto sanitario, già ampiamente trattato altrove.
Una delle riflessioni nate in questa occasione è stata quella delle barriere architettoniche e, più precisamente, il fatto che esistano, in tutta la Regione, molti edifici che superano i tre piani e non sono dotati di ascensore. Questo per una persona anziana può significare (e spesso significa) il totale isolamento; significa essere prigionieri in casa propria, perché la difficoltà di affrontare le scale è un fortissimo disincentivo ad uscire, ma non solo, significa che gli amici coetanei saranno altrettanto disincentivati a far visita a queste persone, che saranno sempre più sole.
Come sempre i volontari Auser, quotidianamente impegnati in servizi che sostengono questo tipo di difficoltà e questo tipo di solitudini (l’ausilio alla spesa, il pronto farmaco, il servizio di accompagnamento, solo per fare qualche esempio), hanno potuto toccare con mano queste difficoltà prima degli altri. Ecco perché Auser Emilia Romagna ha deciso di farsi promotrice della campagna “L’ascensore è libertà”, un manifesto diffuso a partire da luglio 2017 che è sfociato nel convegno del 10 ottobre 2017.
Nella primavera di quest’anno la Giunga regionale dell’Emilia Romagna ha approvato, in Assemblea legislativa, lo stanziamento di fondi per installare ascensori e montascale negli stabili di Edilizia residenziale pubblica: 2 milioni di euro per il 2018, che saranno riconfermati anche per il 2019. Il finanziamento, che avrà una copertura delle spese fino all’80%, riguarderà anche l’abbattimento di ostacoli presenti in appartamenti e spazi comuni all’interno dei palazzi e prevede anche il contributo dei Comuni.
Tutte le sedi territoriali Auser sono ora impegnate a diffondere questa campagna, cercando di creare le occasioni di incontro tra amministrazioni pubbliche, servizi sociali e diretti interessati e di sensibilizzare il più possibile l’opinione pubblica sull’argomento dando tutte le informazioni necessarie.
Auser Ravenna, in accordo con l’amministrazione comunale, è promotrice di un’iniziativa pubblica in autunno per presentare entrambi i progetti.
Articoli di approfondimento sulla campagna “L’ascensore è libertà” sul sito di Auser Emilia Romagna