Mi chiamo Venere Cani, ho 67 anni e sono di San Pietro in Vincoli.
Per me Auser è un’associazione di volontariato molto utile per il territorio. Io ne faccio parte solamente da un anno, ma ho sempre partecipato molto alla vita della mia comunità, anche perché lavoravo qui al CUP. Ho scelto di diventare volontaria perché mi piace aiutare gli altri.
Per Auser mi occupo di coordinare gli accompagnamenti alla nuova Casa della Salute di San Pietro in Vincoli e per me è stata una cosa naturale, perché avendo sempre lavorato qui conoscevo già tutti, quindi ho cominciato a chiedere aiuto alle persone che secondo me erano adatte a questo tipo di servizio e devo dire che hanno risposto oltre alle mie aspettative: tutti, ma proprio tutti hanno detto di sì. C’è da dire che io faccio sempre le cose con molto entusiasmo (mi chiamano “panzer tedesco”) e che il mio entusiasmo è contagioso, quindi riesco sempre a coinvolgere tutti quanti.
Mi piace moltissimo quello che faccio, soprattutto perché mi dà la possibilità di soddisfare i bisogni, le necessità e le richieste dei residenti del territorio e, dico la verità, non mi ero mai resa conto che ci fosse così tanto bisogno prima che fosse attivato questo servizio. Non me l’aspettavo, ma i numeri parlano chiaro: in un anno abbiamo fatto 600 servizi! E quando li contavo mi dicevo «ma è vero?».
Anche gli utenti sono tutti molto soddisfatti, sia del servizio che dei miei autisti. Adesso ho 18 autisti che sono veri e propri angeli, perché sono disponibilissimi: le persone vengono accompagnate, ascoltate, godono della loro compagnia, si creano dei veri e propri rapporti fantastici con grande soddisfazione per tutti.
A volte succedono anche cose particolari, mi ricordo un episodio avvenuto quando il servizio era appena partito, un sabato mattina ha chiamato una persona chiedendo di essere accompagnata, di lì a un’ora, a Ravenna, per prendere delle cartucce per un fucile. Nell’immediato sono quasi rimasta senza parole, poi con molta diplomazia, ho fatto presente che il nostro non è un servizio di radiotaxi e che in ogni caso per organizzare un accompagnamento, serve qualche giorno di preavviso.
Noi ci occupiamo prevalentemente di accompagnamenti per motivi sanitari o per servizi presso uffici pubblici, ma l’idea è quella di allargare anche a occasioni più ludiche come potrebbe essere un mercato, una mostra o qualcosa del genere.
Diciamo che ci sono diverse cose che bollono in pentola qui a San Pietro In Vincoli, ma ne parleremo a momento debito.
L’unica cosa di cui sentiamo la mancanza è una macchina in più, perché abbiamo le richieste degli utenti e abbiamo anche gli autisti. Mentre parliamo qui davanti a me ci sono anche tre autisti e tre utenti e stanno confermando tutti questa cosa. Per il resto non cambierei proprio niente.
A una persona che deve decidere se diventare o meno volontario direi che fare volontariato non fa bene solo a chi lo riceve, ma fa bene anche a chi lo fa, fare del bene ci fa stare bene.