In questi giorni per l’epidemia del coronavirus l’intero paese vive nella più totale confusione, le stesse Autorità Locali e nazionali spesso lanciano appelli contradditori, si passa dall’infondere paura e allarmismo a messaggi del tipo “è solo un’influenza e passerà con la bella stagione”.
Come Auser abbiamo scelto, sin dai primi giorni, di mantenere la calma e non alimentare inutili allarmismi, sono state, e ce ne saranno ancora, giornate difficili, particolari, soprattutto per noi che siamo impegnati nei servizi alla persona, nelle convenzioni con gli Enti Locali, negli accompagnamenti verso i centri di cura, nel costruire attività di socializzazione.
Da questo scenario, molto anomalo rispetto alle nostre abitudini, è emerso il valore dei nostri volontari e delle nostre volontarie, persone che di fronte al bisogno non si sono tirate indietro, stanno dando la dimostrazione che la solidarietà è un sentimento, un valore ancora vivo.
Sono loro che ci consentono di mantenere le nostre sedi aperte, i nostri telefoni attivi, i servizi verso le persone più fragili garantiti, lo fanno anche in assenza di strumenti di protezione, in quanto molto spesso introvabili, lo fanno per una scelta individuale volontaria, forse con qualche preoccupazione, ma convinti che è un lavoro utile alla comunità tutta.
Sono gesti e azioni che si rivolgono agli altri, a quelli meno fortunati di noi donandogli un gesto di amicizia, una testimonianza di fratellanza di inclusione, un aiuto.
A tutti loro va il nostro ringraziamento, la nostra stima, sono loro che ci fanno sentire orgogliosi di appartenere alla grande famiglia dell’Auser.
Enzo Costa
Presidente nazionale Auser