In rete con le istituzioni locali e la Protezione Civile, l’associazione cerca di garantire ascolto telefonico, consegna spesa, pasti e farmaci
Roma, 12 marzo 2020
In questo momento di grande emergenza sanitaria e sociale, il lavoro dei volontari in aiuto alle persone sole e meno autosufficienti diventa ancora più prezioso. Anche piccole attenzioni come l’ascolto telefonico, la spesa o i medicinali portati a casa, la consegna di un pasto caldo, o le attività più impegnative tipo l’accompagnamento verso i luoghi di cura per le terapie salvavita come la dialisi, diventano di fondamentale importanza.
“Noi dobbiamo continuare a svolgere il nostro ruolo – sottolinea il presidente nazionale Enzo Costa in una nota alle strutture- si devono, fermare le attività di socializzazione ma il punto di riferimento, di appoggio, di prossimità, Auser nel territorio non va spento, dobbiamo continuare a garantire la telefonia e i servizi leggeri alla persona, dobbiamo metterci in rete con la Protezione Civile, i Comuni, le Unità Sanitarie Locali, i Prefetti. Dobbiamo dimostrare che nei momenti di bisogno l’Auser c’è, e continuerà ad esserci sempre, perché è parte integrante delle nostre comunità, parte attiva.”
“I nostri volontari vanno muniti di modulo di autocertificazione – prosegue Costa – che dice esplicitamente che escono per “lavoro volontario di prima necessità” rivolto a persone sole e fragili, vanno muniti di lettera di incarico firmata dal Presidente dell’associazione e dobbiamo informare le Autorità Locali, Comuni e Prefetti, su quanto manteniamo attivo dando disponibilità ad operare in rete. I nostri Volontari devono essere dotati di strumenti di protezione efficaci tipo mascherine, guanti, gel, se nelle rispettive zone non sono reperibili vanno chiesti ai Comuni o alla Protezione Civile da oggi ci hanno promesso che inizieranno delle distribuzioni straordinarie in tutti i territori”.
Auser c’è con le sue donne e i suoi uomini, uniti e impegnati tutti insieme perché ci sia un domani migliore.