Prosegue la rassegna di geopolitica di Auser Cultura in collaborazione con Lo Spiegone “Una finestra sul mondo” con i nuovi appuntamenti di giugno e settembre 2021. Stati Uniti, Cina, Africa, Giappone, di seguito la locandina con le nuove dati e gli argomenti.
Gli appuntamenti si terranno online sulla pagina Facebook di Auser Nazionale
UNA FINESTRA SUL MONDO
Geopolitica, politiche internazionali, cittadinanza globale
Giugno – settembre 2021
USA
12 giugno / 10: 30 – 11: 30 • docenti: Emanuele Murgolo, caporedattore Nord
America, e Laura Santilli, redattrice politica estera Nord America
Gli ultimi tre decenni hanno accelerato diversi cambiamenti politici, tanto verso l’interno quanto verso
l’esterno, per gli Stati Uniti. La nuova posizione egemone nella società internazionale, a seguito del crollo
dell’URSS, ha visto gli USA intervenire in tanti scenari, con un ruolo geopolitico che però è andato sempre
più ridimensionandosi, ponendo l’imperialismo statunitense di fronte alla sua più grande crisi nella
contemporaneità. Al loro interno, le divisioni interne, soprattutto razziali, si sono acuite, con movimenti di
protesta che a ondate hanno attraversato il Paese, dai famosi Los Angeles Riots del 1992 sino alla nascita
e crescita di Black Lives Matter degli ultimi anni. In parallelo, anche la scena politica si è polarizzata, con i
due partiti – democratico e repubblicano – sempre più distanti, con i primi che si spostano timidamente su
posizioni più progressiste, mentre i secondi vedono crescere al proprio interno tendenze sempre più
reazionarie. Nell’incontro, analizzeremo tutti questi sviluppi, per provare a capire qual è lo stato di salute
degli Stati Uniti come grande potenza e come modello democratico, anche alla luce di questi primi mesi di
presidenza di Joe Biden.
Cina
26 giugno / 10: 30 – 11: 30 • docente: Lorenza Scaldaferri, autrice Asia
Nell’anno del centenario della fondazione del Partito Comunista Cinese, la Cina occupa un ruolo da
protagonista sulla scena internazionale. Nel corso degli anni la Repubblica Popolare Cinese ha subito
profonde trasformazioni, che hanno influenzato la sua immagine sia sul piano interno che esterno. Al fine
di comprendere i cambiamenti politici e socioeconomici, bisogna analizzare il ruolo centrale della politica
interna e del Partito Comunista Cinese. Il PCC è la guida indiscussa della nazione dal 1949 che definisce
sia l’agenda politica nazionale che la proiezione esterna. Nella “nuova era” di Xi Jinping, la RPC si trova di
fronte a numerose sfide che oscillano tra il mantenimento della stabilità interna e una cooperazione
internazionale in nome del multilateralismo. Sullo scenario internazionale la Cina si trova numerose sfide
come il rapporto sempre più teso con gli USA, l’accusa di violazione dei diritti umani e la realizzazione
dell’ambizioso piano della Nuova Via della Seta. Sul piano interno Pechino necessita risolvere in primo
luogo le sue contraddizioni e temi considerati una minaccia allo status quo come Hong Kong, Taiwan e
Xinjiang. Nel corso dell’incontro analizzeremo i principali cambiamenti cha hanno interessato la
Repubblica Popolare Cinese e le dinamiche che si celano dietro la politica estera e interna.
Giappone
11 settembre / 10: 30 – 11: 30 • docente: Veronica Barfucci, redattrice Asia
Da Paese ridotto in macerie e occupato dagli Stati Uniti nel secondo dopoguerra, già negli anni Settanta il
Giappone era diventato la seconda economia mondiale e si credeva che sarebbe riuscito a contendere il
primato agli Stati Uniti. Invece, lo scoppio della bolla economica all’inizio degli anni Novanta ha
determinato un periodo di stagnazione – conosciuto come “decadi perdute” – che persiste ancora oggi. A
fronte di questi profondi cambiamenti sotto il profilo economico, spicca invece la continuità politica del
Paese: la stretta interconnessione tra governo, burocrazia e grandi conglomerati industriali ha permesso al
Partito Liberal Democratico (PLD) di governare il Paese in maniera quasi ininterrotta dal 1955. Alla luce di
questi cambiamenti economici e della continuità politica, la presentazione analizzerà la traiettoria del
Giappone dal secondo dopoguerra fino ai giorni nostri, concentrandosi sulle conseguenze dell’Occupazione
statunitense (1945-1952) e su come i suoi lasciti influenzino il Paese ancora oggi.
Africa
25 settembre / 10: 30 – 11: 30 • docente: Eleonora Copparoni, caporedattrice
Africa
Come sostiene Felwine Sarr nel suo libro Afrotopia, le narrazioni sul continente africano sono spesso frutto
dell’occidente e privano l’Africa di una sua descrizione di sé stessa. Dal punto di vista geopolitico, nel
continente africano si intrecciano questioni di interesse globale: dalle risorse, agricole e minerarie, alle
migrazioni, senza dimenticare la questione demografica e le possibilità di investimento (nel settore
infrastrutturale per esempio). Per comprendere le dinamiche che si instaurano nel continente, è necessario
analizzarne anche gli attori principali: gli stessi Paesi africani, con problemi e opportunità differenti e Cina,
Russia, Stati Uniti ed Europa, che in modo diverso si sono costruiti il loro spazio nel continente africano.
Geopolitica, politiche internazionali, cittadinanza globale
Giugno – settembre 2021
USA
12 giugno / 10: 30 – 11: 30 • docenti: Emanuele Murgolo, caporedattore Nord
America, e Laura Santilli, redattrice politica estera Nord America
Gli ultimi tre decenni hanno accelerato diversi cambiamenti politici, tanto verso l’interno quanto verso
l’esterno, per gli Stati Uniti. La nuova posizione egemone nella società internazionale, a seguito del crollo
dell’URSS, ha visto gli USA intervenire in tanti scenari, con un ruolo geopolitico che però è andato sempre
più ridimensionandosi, ponendo l’imperialismo statunitense di fronte alla sua più grande crisi nella
contemporaneità. Al loro interno, le divisioni interne, soprattutto razziali, si sono acuite, con movimenti di
protesta che a ondate hanno attraversato il Paese, dai famosi Los Angeles Riots del 1992 sino alla nascita
e crescita di Black Lives Matter degli ultimi anni. In parallelo, anche la scena politica si è polarizzata, con i
due partiti – democratico e repubblicano – sempre più distanti, con i primi che si spostano timidamente su
posizioni più progressiste, mentre i secondi vedono crescere al proprio interno tendenze sempre più
reazionarie. Nell’incontro, analizzeremo tutti questi sviluppi, per provare a capire qual è lo stato di salute
degli Stati Uniti come grande potenza e come modello democratico, anche alla luce di questi primi mesi di
presidenza di Joe Biden.
Cina
26 giugno / 10: 30 – 11: 30 • docente: Lorenza Scaldaferri, autrice Asia
Nell’anno del centenario della fondazione del Partito Comunista Cinese, la Cina occupa un ruolo da
protagonista sulla scena internazionale. Nel corso degli anni la Repubblica Popolare Cinese ha subito
profonde trasformazioni, che hanno influenzato la sua immagine sia sul piano interno che esterno. Al fine
di comprendere i cambiamenti politici e socioeconomici, bisogna analizzare il ruolo centrale della politica
interna e del Partito Comunista Cinese. Il PCC è la guida indiscussa della nazione dal 1949 che definisce
sia l’agenda politica nazionale che la proiezione esterna. Nella “nuova era” di Xi Jinping, la RPC si trova di
fronte a numerose sfide che oscillano tra il mantenimento della stabilità interna e una cooperazione
internazionale in nome del multilateralismo. Sullo scenario internazionale la Cina si trova numerose sfide
come il rapporto sempre più teso con gli USA, l’accusa di violazione dei diritti umani e la realizzazione
dell’ambizioso piano della Nuova Via della Seta. Sul piano interno Pechino necessita risolvere in primo
luogo le sue contraddizioni e temi considerati una minaccia allo status quo come Hong Kong, Taiwan e
Xinjiang. Nel corso dell’incontro analizzeremo i principali cambiamenti cha hanno interessato la
Repubblica Popolare Cinese e le dinamiche che si celano dietro la politica estera e interna.
Giappone
11 settembre / 10: 30 – 11: 30 • docente: Veronica Barfucci, redattrice Asia
Da Paese ridotto in macerie e occupato dagli Stati Uniti nel secondo dopoguerra, già negli anni Settanta il
Giappone era diventato la seconda economia mondiale e si credeva che sarebbe riuscito a contendere il
primato agli Stati Uniti. Invece, lo scoppio della bolla economica all’inizio degli anni Novanta ha
determinato un periodo di stagnazione – conosciuto come “decadi perdute” – che persiste ancora oggi. A
fronte di questi profondi cambiamenti sotto il profilo economico, spicca invece la continuità politica del
Paese: la stretta interconnessione tra governo, burocrazia e grandi conglomerati industriali ha permesso al
Partito Liberal Democratico (PLD) di governare il Paese in maniera quasi ininterrotta dal 1955. Alla luce di
questi cambiamenti economici e della continuità politica, la presentazione analizzerà la traiettoria del
Giappone dal secondo dopoguerra fino ai giorni nostri, concentrandosi sulle conseguenze dell’Occupazione
statunitense (1945-1952) e su come i suoi lasciti influenzino il Paese ancora oggi.
Africa
25 settembre / 10: 30 – 11: 30 • docente: Eleonora Copparoni, caporedattrice
Africa
Come sostiene Felwine Sarr nel suo libro Afrotopia, le narrazioni sul continente africano sono spesso frutto
dell’occidente e privano l’Africa di una sua descrizione di sé stessa. Dal punto di vista geopolitico, nel
continente africano si intrecciano questioni di interesse globale: dalle risorse, agricole e minerarie, alle
migrazioni, senza dimenticare la questione demografica e le possibilità di investimento (nel settore
infrastrutturale per esempio). Per comprendere le dinamiche che si instaurano nel continente, è necessario
analizzarne anche gli attori principali: gli stessi Paesi africani, con problemi e opportunità differenti e Cina,
Russia, Stati Uniti ed Europa, che in modo diverso si sono costruiti il loro spazio nel continente africano.