Una rete di 300 nonni e nonne di comunità volontari Auser
per cambiare il territorio e contrastare la povertà educativa minorile
Concluso il progetto promosso e finanziato
dall’Impresa Sociale Con i Bambini
Roma Centro Congressi Frentani 28 settembre 2021
Trecento nonni volontari Auser, cinquecento bambini da 0 a 6 anni, 1200 famiglie, 47 partner e quattro regioni: Lombardia, Toscana, Umbria e Basilicata. Sono i numeri del progetto “I nonni come fattore di potenziamento della comunità educante a sostegno delle fragilità genitoriali” soggetto capofila Auser Lombardia. Un progetto realizzato nell’ambito del bando per la prima infanzia affidato per la gestione da Fondazione con il Sud all’Impresa Sociale “Con i bambini” che ha presentato oggi a Roma in un evento pubblico, esiti ed esperienze.
“Nonni e nonne di comunità” – tutti volontari Auser – che per oltre tre anni hanno messo tempo, affetto ed esperienza a disposizione di famiglie dalle vite complicate. Questa grande rete di Nonni Volontari, con il loro bagaglio di esperienza e voglia di mettersi in gioco, hanno dato una mano concreta a tante famiglie che si trovano in difficoltà, famiglie fragili (genitori separati, condizioni economiche difficili, famiglie straniere, ecc.) che spesso vivono in territori dove i servizi scarseggiano.
Con l’aiuto dei nonni volontari i bambini e i loro genitori hanno potuto contare su un accesso ai servizi del territorio più ampio e flessibile con forme di prolungamento dell’orario; i nonni hanno accompagnato i bambini a scuola o al nido. Sono stati realizzati spazi gioco e attività di laboratorio in cui le risorse dei volontari Auser si sono affiancate a quelle del personale educativo già coinvolto. Sono stati realizzati utili sportelli presso i quali le famiglie sono state accolte, hanno ricevuto sostegno e informazioni, sono stati organizzati momenti formativi. Tutti gli interventi sono stati finalizzati a contrastare l’isolamento socio culturale e la povertà educativa delle famiglie e a prevenire il rischio di deprivazione dei bambini.
In Lombardia è stato scelto il grande hinterland milanese di Sesto San Giovanni e quattro comuni della provincia di Cremona dove molte famiglie vivono in casolari isolati e lontano da scuole e servizi; in Umbria sono stati scelti piccoli comuni e realtà che hanno accolto le comunità terremotate e in Basilicata diversi comuni che hanno problemi di spopolamento e scarsità di servizi; in Toscana il progetto si è concentrato nel territorio senese per dare sostegno alle famiglie più fragili e risposte flessibili in un territorio vasto.
Il progetto ha coinvolto decine di partner tra cui l’Università Bicocca di Milano, la Fondazione Asilo Mariuccia, l’Istituto degli Innocenti di Firenze, comuni e cooperative sociali.
In un paese dove il numero dei bambini in povertà assoluta è triplicato negli ultimi dieci anni e la spesa pubblica di investimenti a loro destinata è stata fino ad ora piuttosto marginale, questo progetto ha cercato di cambiare le cose. In meglio. Ed ora che si è concluso è tempo di bilanci, tutti positivi e oltre le aspettative come ci racconta Lella Brambilla presidente Auser Lombardia e responsabile del progetto: “i nostri nonni volontari sono stati bravi nel tessere relazioni con i bambini e con le famiglie, hanno trasmesso affetto, competenze, esperienza di vita. Sono diventati un punto di riferimento serio e solido e non si sono mai fermati, nemmeno durante il lockdown. Questo progetto ha creato una vera e propria rete di “nonni e nonne di comunità” e dato risposte concrete in territori difficili dove i servizi scarseggiano e povertà educativa ed economica si sommano. Ha fatto sentire meno sole le famiglie più fragili e disseminato esperienze positive. Potrà continuare a diffondersi, e già molti comuni e scuole ci hanno chiesto di proseguire.”
Nuove idee in campo, nuove collaborazioni, è proprio questo uno degli effetti positivi che si è attivato. Come il progetto “LeggiAmo” supportato dal Ministero per i beni e le attività culturali. Punta a far riscoprire la lettura ad alta voce, le letture di belle storie fatte insieme ai nonni. Ancora una volta in prima fila ci sono i “nonni di comunità” volontari di Auser Lombardia. Ancora una volta cuore del progetto, l’incontro fra le generazioni.
“Nel nostro Paese la povertà educativa priva milioni di bambini del diritto di crescere e di seguire i loro sogni – ha sottolineato il presidente nazionale Auser Enzo Costa nelle conclusioni – i nonni di comunità hanno dimostrato che cambiare si può. I nonni da sempre svolgono un ruolo fondamentale di supporto e di aiuto nel welfare familiare. Sono un punto di riferimento affettivo, educativo con il loro bagaglio di esperienza e di memoria, sono un sostegno importante nell’organizzazione della quotidianità. Il progetto ha mirato proprio a questo: creare sul territorio una rete di solidarietà e affetti con nonni e nonne di Comunità per chi i nonni non li ha”.
Presto online e accessibile a tutti, una piattaforma dove poter consultare, leggere, scaricare tutto il materiale prodotto in oltre tre anni di progetto: foto, filmati, documentazione, testimonianze, esperienze.