Nel pomeriggio di giovedì 6 dicembre si è tenuta la festa di fine anno dell’Hospice “Benedetta Corelli Grappadelli” dell’Ospedale di Lugo. La giornata è stata aperta dai saluti di Luigi Montanari, responsabile dell’unità ospedaliera Cure palliative del dipartimento onco-ematologico distrettuale di Ravenna – Ausl della Romagna, e del direttore sanitario del presidio ospedaliero di Lugo, Marisa Bagnoli. È inoltre intervenuto Rositano Tarlazzi, in rappresentanza dello Ior, che ha contribuito alla realizzazione della “Stanza del silenzio” all’interno della struttura, uno spazio nel quale gli ospiti della struttura possono ritirarsi per dedicarsi alla lettura, al confronto o alla riflessione.
A nome dell’Amministrazione comunale è intervenuto il sindaco di Lugo Davide Ranalli: “Questa struttura da un lato ci ricorda il nostro limite come esseri umani, ma al contempo che l’umanità non ha limiti – ha sottolineato il primo cittadino -. L’hospice nasce per dare sollievo a pazienti e famiglie in momenti di grandissima difficoltà e sofferenza, e questo avviene grazie a un team di persone che non mettono a disposizione solo la propria professionalità, ma anche tutta la solidarietà ed empatia che un simile compito richiede. Qui dentro i rapporti umani sono veri e sinceri come dovrebbero essere sempre in una società”.
In seguito, sono stati presentati i diversi progetti innovativi della Rete aziendale di cure palliative, mentre gli studenti e docenti della scuola media musicale “Silvestro Gherardi” di Lugo hanno eseguito un breve concerto; conclusione con le letture di Paolo Parmiani e di Federica Monduzzi, dirigente medico dell’hospice di Lugo.
Al termine delle esibizioni, la benedizione dell’hospice da parte del vescovo della Diocesi di Imola Tommaso Ghirelli un buffet organizzato dai volontari dello Ior di Lugo e l’inaugurazione ufficiale della “Stanza del silenzio”, realizzata con il contributo dello Ior e dell’associazione “In chiave Cristiana” di Lugo.