I Comuni e le associazioni di volontariato collaboreranno per sostegno all’inclusione,
contrasto alle condizioni di fragilità e sviluppo di welfare
Nuovi progetti al via nei comuni della Bassa Romagna per il Terzo settore. Sono infatti in arrivo dalla Regione Emilia-Romagna finanziamenti per quasi 40mila euro per tre progetti promossi da organizzazioni di volontariato o associazioni di promozione sociale.
I progetti sono stati presentati martedì 18 dicembre in conferenza stampa nella sala Giunta della Rocca di Lugo, alla presenza della sindaca referente per lo Politiche socio sanitarie dell’Unione dei Comuni della Bassa Romagna Eleonora Proni, del sindaco di Lugo Davide Ranalli, della codirettrice del Centro di servizio per il volontariato Per gli altri Denise Camorani, della dirigente dell’Area Welfare dell’Unione Carla Golfieri e del presidente della Fondazione Cassa di Risparmio e Banca del Monte di Lugo Raffaele Clò. Il consigliere regionale Mirco Bagnari, inoltre, ha inviato un suo messaggio.
Nel corso della conferenza stampa sono intervenuti anche i rappresentanti delle associazioni capofila di ciascun progetto, che hanno spiegato le attività proposte.
“In questi anni l’Unione dei Comuni della Bassa Romagna ha lavorato con le associazioni del territorio per aiutare i cittadini con particolare bisogni e necessità – ha dichiarato Eleonora Proni -. Questi progetti sono il frutto del lavoro corale fatto, in cui è stato messo a sistema l’impegno di ciascuno, ognuno secondo le proprie capacità e obiettivi. La ricchezza dell’operato di Unione e associazioni è stata proprio mettersi a disposizione per la riuscita di un progetto grande, rivolto a diversi cittadini. I progetti, che supportano interventi di contrasto a condizioni di fragilità, di dispersione scolastica e impoverimento, sono già operativi”.
“Il buon lavoro viene sempre premiato e in questo caso posso dirmi orgoglioso di essere un amministratore della Bassa Romagna, un territorio che vede crescere il suo tessuto associativo e porta avanti la cultura della solidarietà – ha spiegato Davide Ranalli -. Abbiamo lavorato in questi anni per mettere le necessità dei cittadini sempre al centro della nostra attenzione. Questi progetti, grazie al lavoro fatto dai volontari e dalle istituzioni pubbliche, hanno l’obiettivo di costruire una comunità che non lascia solo nessuno, primi tra tutti le persone in difficoltà e chi sta loro vicino”.
Per il territorio dell’Unione dei Comuni della Bassa Romagna sono stati messi a disposizione dalla Regione esattamente 39.782 euro per totale di tre progetti finanziati. Tre le priorità delineate dall’Unione e dalle associazioni di volontariato locali: sostegno all’inclusione sociale delle persone con disabilità e non autosufficienti, in particolare adolescenti e giovani adulti; contrasto alle condizioni di fragilità e di svantaggio e risposte alle esigenze primarie delle persone in stato di necessità; sviluppo di forme di welfare generativo di comunità.
In particolare, sono tre i progetti finanziati: incLUsivamente, Velocibo e “Un posto per ciascuno”. Il progetto IncLUsivamente prevede interventi relativi alla disabilità, all’emarginazione e allo svantaggio attraverso attività ludiche e culturali che avverranno in più momenti e secondo un calendario di appuntamenti strutturati. Verranno ad esempio proposte attività pomeridiane, centri ricreativi estivi, corsi di cucina, di computer e culturali per migliorare la qualità di vita del disabile e della sua famiglia. Questo progetto coinvolge l’associazione Genitori siamo qui, Associazione Famiglie disabili intellettivi e relazionali Anffas – Onlus, Associazione italiana contro l’epilessia – sezione di Lugo, associazione Gli amici del Tondo, Associazione di volontariato Per non soffrire.
Velocibo prevede invece il consolidamento di una rete di raccolta di distribuzione di pasti cucinati, alimenti e beni di prima necessità diffusa nel territorio dell’Unione e la nascita di un emporio polifunzionale, dove far convergere le forniture di cibo e altri beni di prima necessità. Questo progetto permetterà infatti il rafforzamento della rete e la possibilità di redistribuire in modo più capillare le risorse reperite nel territorio. Le associazioni coinvolte nel progetto sono Centro di solidarietà Lugo, Società San Vincenzo De Paoli, Amici di San Potito, centro sociale Amici dell’abbondanza, Demetra – Donne in Aiuto e centro sociale Il Tondo.
Il terzo progetto finanziato è “Un posto per ciascuno” che ha l’obiettivo di prevenire la dispersione scolastica e supportare l’autonomia personale attraverso attività formative e ludiche e l’attivazione di gruppi di mutuo aiuto tra genitori. Si prevede di sperimentare tra i disabili che frequentano la scuole e i ragazzi che frequentano l’aiuto allo studio momenti di aiuto reciproco allo studio e di condivisione di attività laboratoriali, oltre a uscite didattiche naturalistiche e culturali. Sono inoltre previsti laboratori per disabili e stranieri con difficoltà di integrazione per fornire ulteriori strumenti per l’inserimento lavorativo. In questo caso saranno coinvolte le associazioni Lugo per gli studenti, centro culturale Umana avventura, S. Giuseppe e S. Rita, Famiglie per l’accoglienza, associazione Primola Alfonsine, Consulta del volontariato della Bassa Romagna e Gli amici di Pablo.
LA DICHIARAZIONE DI MIRKO BAGNARI
Quella offerta dalla Delibera 699 del 14/05/2018 della giunta della Regione Emilia-Romagna (con la pubblicazione del successivo bando) è stata un’opportunità per gli enti del Terzo Settore (organizzazioni di volontariato – ODV – o associazioni di promozione sociale – APS) per contribuire alla crescita e all’innovazione del welfare dell’Emilia-Romagna, mettendo a disposizione per l’intera regione oltre 1,7 milioni di euro per la realizzazione di progetti in ambito sociale.
Si tratta di risorse messe a disposizione dal precedente governo (tramite l’Accordo di programma sottoscritto tra il Ministero del Lavoro e delle Politiche sociali e la Regione Emilia-Romagna in data 27/12/2017), in attuazione del codice del Terzo Settore nella realizzazione di interventi a carattere sociale particolarmente innovativi.
Quello del Terzo settore nella nostra regione è un mondo variegato fatto da tantissime realtà radicate sul territorio (in Emilia-Romagna esistono quasi 3.100 organizzazioni di volontariato e oltre 4.200 associazioni di promozione sociale), il cui ruolo è fondamentale nel raccogliere e rispondere ai bisogni della cittadinanza soprattutto di quella più fragile come i bambini e gli anziani. La Regione con queste risorse ha potuto programmare interventi mirati sulle esigenze territoriali su più fronti.
Il finanziamento concesso all’Unione dei Comuni della Bassa Romagna (pari a 39.782,22 euro) ha consentito di finanziare tre progetti che si occupano dei temi della disabilità e del contrasto all’emarginazione, della “solidarietà” alimentare e del contrasto agli sprechi, della prevenzione della dispersione scolastica e supporto all’autonomia con il coinvolgimento attivo delle famiglie e dei genitori.
Sono iniziative che dimostrano la capacità del nostro tessuto associativo di lavorare per obiettivi comuni grazie al supporto del CSV e al ruolo determinante dell’Unione dei Comuni della Bassa Romagna che, in virtù dell’esperienza associativa maturata, consente al nostro territorio di esprimere idee e progetti all’avanguardia: è l’unico modo per lavorare a favore di una qualificazione e crescita del sistema di welfare di cui siamo orgogliosi e che dobbiamo non solamente conservare ma aiutare ad adattarsi alle trasformazioni sociali e a dare le risposte che servono alle persone e alle famiglie.