Necessarie nuove misure per contrastare
l’infiltrazione mafiosa nel settore
Scoperto un giro d’affari di 100 milioni di euro
attraverso concessioni governative e 9 agenzie di scommesse
l’infiltrazione mafiosa nel settore
Scoperto un giro d’affari di 100 milioni di euro
attraverso concessioni governative e 9 agenzie di scommesse
Roma, 8 giugno 2020 – La Direzione distrettuale antimafia di Palermo e la Guardia di Finanza hanno scoperto una vasta rete di attività nel settore del gioco d’azzardo da parte di clan della mafia siciliana. A dieci persone sono state applicate misure cautelari come il carcere e gli arresti domiciliari. I boss avevano ottenuto concessioni governative nel settore e gestivano nove agenzie di scommesse tra Palermo, Napoli e la provincia di Salerno per un volume di gioco stimato in 100 milioni di euro.
“Mettiamoci in gioco”, la Campagna nazionale contro i rischi del gioco d’azzardo sottolinea che, ancora una volta, vengono alla luce interessi mafiosi nel settore dei giochi legali. Le numerose indagini fin qui realizzate offrono un quadro impressionante della presenza delle mafie nel gioco d’azzardo. Per questo Mettiamoci in gioco chiede nuovamente che siano approvate al più presto misure incisive per limitare le infiltrazioni mafiose nel settore. Le proposte elaborate in sede di Commissione parlamentare antimafiasono un eccellente punto di partenza per avere una legislazione più adeguata all’attivismo delle organizzazioni mafiose nel gioco d’azzardo.
Aderiscono alla campagna Mettiamoci in gioco: Acli, Ada, Adusbef, Ali per Giocare, Anci, Anteas, Arci, Associazione Orthos, Auser, Aupi, Avviso Pubblico, Azione Cattolica Italiana, Cgil, Cisl, Cnca, Conagga, Confsal, Ctg, Federazione Scs-Cnos/Salesiani per il sociale, Federconsumatori, FeDerSerD, Fict, Fitel, Fp Cgil, Gruppo Abele, InterCear, Ital Uil, Lega Consumatori, Libera, Missionari Comboniani, Scuola delle Buone Pratiche/Legautonomie-Terre di mezzo, Shaker-pensieri senza dimora, Uil, Uil Pensionati, Uisp.