Un nuovo centro socioculturale multietnico che si pone come esempio di integrazione trasversale, non solo tra le diverse culture, ma anche tra le diverse generazioni e abbraccia tutte le realtà che fanno parte del mondo dell’associazionismo. Tutto questo è “L’altra faccia della medaglia”, inaugurato a Lido Adriano lo scorso 28 febbraio. Un passo che Auser, insieme all’amministrazione comunale e alle realtà associazionistiche locali, è riuscita a fare dopo un anno di progettazione e che ora si pone come “prima pietra” di un modello che vuole e deve essere esportato.
Lido Adriano, con i suoi oltre seimila abitanti, di cui più dell’86% provenienti da altre regioni italiane o dall’estero e più del 36% stranieri da ben 57 nazioni, è la prima frazione del Comune di Ravenna. Qui le donne sono in maggioranza e c’è il più alto numero di nascite del Comune; un bambino su due nasce da una coppia straniera.
Considerata da sempre un luogo “difficile”, c’è finalmente chi vede in questi numeri una potenzialità da sfruttare. Ecco perché si è scelto di partire da qui con un progetto che vuole contrastare l’esclusione sociale, migliorare la qualità della vita, diffondere la cultura e le pratiche di solidarietà e partecipazione, valorizzare le esperienze, le capacità, la creatività e le idee dei nostri volontari, sviluppare i rapporti di solidarietà e scambio con le generazioni più giovani, tutti elementi che fanno parte della mission di Auser da sempre, ma che a Lido Adriano hanno la possibilità di essere messe in pratica tutte contemporaneamente, proprio grazie alla particolare struttura sociale presente in questo territorio.
I 130 metri quadri del centro ospiteranno diversi progetti, vecchi e nuovi, il cui obiettivo, come ci ha confermato l’Assessora Piaia, che ha tagliato il nastro insieme alla Presidentessa Mirella Rossi, è quello di educare la comunità al bene comune, un bene che ci riguarda tutti e che tutti siamo chiamati a realizzare facendo la nostra parte.
Si parte riallocando progetti che già sono consolidati sul territorio come il doposcuola per i bambini e i corsi di alfabetizzazione per adulti stranieri, al secondo si aggiunge un servizio ulteriore, cioè uno spazio appositamente attrezzato per ospitare i bambini mentre i genitori seguono il corso, con tanto di servizio di babysitting naturalmente gratuito. Dato che l’integrazione sociale parte, molto spesso, da quella linguistica, oltre a questi corsi il centro aderisce al progetto del FEI “Parole in gioco”.
Un’altra esigenza presente nel territorio ed emersa grazie alle richieste delle donne è quella di imparare a rammendare e riadattare abiti per adulti e bambini, ecco allora che una delle stanze è stata attrezzata con tre macchine da cucire ed ecco che tornano a dare una mano le volontarie del nuovo gruppo “Ric-amando con Auser”, che si sono rese disponibili ad insegnare alle ragazze dando vita a un vero e proprio laboratorio di cucito.
Tra le associazioni che fanno parte del tavolo permanente “fare comunità”, messo in piedi con Auser e con l’amministrazione comunale, c’è anche la Cooperativa Sociale Kirecò, che porterà a Lido Adriano il Progetto “Economia domestica”, una serie di incontri suddivisi per aree tematiche, dove i partecipanti avranno la possibilità di entrare a contatto con piccoli trucchi per vivere e sopravvirere in tempi di crisi, dall’uso intelligente dell’energia alla gestione del budget familiare, dai laboratori di cucina alla manutenzione e pulizia della casa, dai consigli sull’accoglienza degli ospiti alla gestione degli orti urbani, tutto per fare in modo che la crisi possa diventare un’opportunità di ripensarsi e stare meglio.
A coronare il tutto c’è poi quello che sarà il vero apporto rivoluzionario del centro, l’emporio “no-spreco” in collaborazione con i servizi sociali. Molti degli abitanti di Lido Adriano sono assistiti, questo significa che non hanno soldi e non hanno lavoro, però hanno tempo e sarà allora il tempo a diventare l’unità monetaria di scambio nelle transazioni per indumenti, accessori, giocattoli e tutto quello che dall’emporio si potrà acquistare senza usare denaro. Come in una sorta di banca del tempo chi potrà svolgerà dei lavori utili alla comunità, organizzati dai servizi sociali che erogheranno dei buoni spendibili all’emporio del centro. In questo modo c’è uno scambio gratuito di servizi che al bisogno contrappone le esigenze del territorio e il tutto, e questo è fondamentale, nel rispetto della dignità di chi si rivolge al centro per chiedere aiuto.
Fausto Viviani, Vicepresidente Auser Emilia-Romagna, presente all’inaugurazione, ha riconosciuto la validità del progetto e ne ha auspicato non solo il funzionamento, ma anche la possibilità di realizzarlo in altre parti della Regione.
Lido Adriano è dunque una punta di diamante che potrà dimostrare come la diversità e la multiculturalità siano quel valore aggiunto che può permettere a tutta la comunità di crescere insieme.
Sul www.youtube.com/auserravenna è possibile vedere anche le interviste a Mirella Rossi, Fausto Viviani, Giovanna Piaia, Caterina Corda, Arianna Valenti e Antonio Lazzari