Tour guidato e intervista a Paolo Trioschi
a cura di Deborah Ugolini
Costruito alla fine del ‘600 per volontà della potente famiglia Rasponi, protagonista del panorama politico ed economico della città tra ‘500 e ‘800, Palazzo Rasponi dalle Teste spicca per la sua grandezza e il suo prestigio decorativo. Tra il 2011 e il 2014 l’edificio è stato sottoposto a profondi interventi di restauro grazie al contributo della Fondazione del Monte di Bologna e Ravenna e oggi, oltre ad ospitare alcuni uffici del Comune, restituisce alla città spazi di tutto riguardo per mostre, concerti, congressi, matrimoni ed eventi culturali. Il nostro cicerone è stato Paolo Trioschi, coordinatore delle attività del Palazzo.
La ristrutturazione del palazzo, che si è conclusa nel 2014, ha regalato alla città qualcosa di veramente meraviglioso, anche perché ha cercato di mantenere inalterate, per quanto possibile, tutte le sue caratteristiche peculiari, a partire dagli ambienti.
Sono 5 le sale che vengono utilizzate come spazio espositivo, mentre il “salone nobile” è dedicato a presentazioni, incontri, momenti pubblici.
Io mi occupo della programmazione e dell’allestimento delle mostre e devo dire che l’affluenza di pubblico è alta: nel 2018 i visitatori sono stati oltre 20mila, a dimostrazione del grande interesse sia da parte della cittadinanza, sia da parte dei tanti turisti che ogni giorno visitano la nostra città.
Non ci sono esposizioni fisse, l’unico punto fermo è la bellezza del palazzo, dagli affreschi ai decori nelle sale, che sono vere opere d’arte. Quando ho cominciato esponevo molte opere su pannello, perché ovviamente non si può intervenire sui muri o sugli arredi, ma mi sono accorto subito che era un peccato coprire e nascondere quello che già c’era, quindi ho cambiato registro e adesso, per ogni allestimento, cerco il giusto bilanciamento, il modo migliore per valorizzare sia le opere esposte, sia il palazzo stesso.
Abbiamo una programmazione abbastanza chiara e serrata (ogni mostra rimane allestita per circa 45 giorni), che prende spunto prevalentemente da due filoni. Il primo è il “Novecento rivelato”, partito due anni fa, che punta a riscoprire artisti quasi dimenticati, come Annibale Luigi Bergamini, pittore nato a Mezzano, che ha passato parte della sua vita in manicomio e le cui opere sono esposte al Museo Civico San Rocco di Fusignano. Il secondo è un omaggio ad artisti nazionali e internazionali, che hanno operato a Ravenna in tempi più recenti, quindi in questo caso parliamo di un’arte assolutamente contemporanea e attuale, come quella di Andrea Chiesi, che ha una cattedra all’Accademia di Belle Arti di Ravenna.
Da qualche anno abbiamo la fortuna di ospitare anche le mostre della Rassegna Biennale di Mosaico Contemporaneo, che quest’anno è giunta alla sesta edizione ed è stata esposta nelle sale dal 5 ottobre al 1 dicembre con 5 mostre distinte.
Fino al 19 gennaio al piano superiore due mostre dedicate ai libri: “Libri mai visti”, iniziativa di carattere internazionale dedicata al libro inteso come opera d’arte e “La biblioteca di Rabelais”, una mostra curiosa, immaginata su creazioni possibili e ipotetiche. Al piano inferiore invece il presepe napoletano di Ciro Aurilia.
Dal 15 febbraio fino a fine marzo, per “Novecento rivelato”, le sale ospiteranno le opere di Enrico Galassi, che a 19 anni abbandonò Ravenna per trasferirsi a Roma, entrando in contatto con artisti del calibro di De Chirico, Savigno e Carrà.
Successivamente, seguendo il filone più attuale, ci sarà una mostra dedicata ad Ericailcane, che a Ravenna ha creato due grandi murales, uno in zona Darsena e un secondo, realizzato in occasione del Festival “Subsidenze”, in area Gulli. La mostra si intitolerà “Potente di fuoco” e metterà a confronto i primi disegni dell’artista da bambino, conservati con cura dal padre, con le rivisitazioni contemporanee degli stessi soggetti. A questa mostra saranno associati laboratori, visite e incontri soprattutto con i ragazzi delle scuole.
L’ingresso al palazzo e alle mostre è completamente libero e gratuito e noi cerchiamo anche di organizzare visite per gruppi e scolaresche; in particolare il rapporto con le scuole in città è molto bello. La struttura però rende particolarmente complessa l’attività di sorveglianza, ecco perché ci affidiamo, soprattutto per il piano superiore e per la parte tecnica, a professionisti del settore, mentre per il piano inferiore e per gli aiuti extra ci sono i volontari.
I volontari sono eccezionali! Io ho un bellissimo rapporto con tutti loro. La loro presenza è fondamentale, anche per le loro grandi capacità relazionali e umane; sono persone molto sensibili, radicate nel territorio, che conoscono la città e le situazioni, quindi sono davvero molto d’aiuto: controllano i flussi, danno indicazioni sulla situazione artistica che i visitatori possono trovare, si occupano di consegnare il tagliando d’ingresso. Sono davvero indispensabili.
Palazzo Rasponi dalle Teste
è a Ravenna in Piazza J.F. Kennedy, 12
Ingresso in Via Luca Longhi, 9
Orari di apertura:
feriali dalle 15 alle 18
sabato, domenica e festivi dalle 11 alle 18
chiuso il lunedì
Per informazioni e per prenotare
visite guidate oltre gli orari indicati
0544 485 043