Per tutto il mese di maggio Auser e Mediafriends insieme in una campagna di sensibilizzazione
Nei difficili giorni dell’emergenza sanitaria i volontari Auser, da Nord a Sud del Paese, hanno garantito servizi essenziali come la consegna della spesa e dei farmaci, il trasporto sociale per cure urgenti; hanno fatto compagnia per telefono a migliaia di anziani soli, spaventati e disorientati. Li hanno ascoltati e rassicurati, aiutandoli ad affrontare le giornate d’isolamento. Per tutti hanno avuto un sorriso, una parola di conforto, una risposta a un bisogno.
Auser in collaborazione con Mediafriends Mediaset ha lanciato una campagna per chiedere una mano in più. Offrendo qualche ora del proprio tempo come volontari, si possono fare grandi cose, per sostenere le persone più fragili, per rendere migliore la comunità in cui viviamo.
Per diventare volontari Auser telefonare al numero Verde 800-995 988 (da rete fissa tutti i giorni dalle 8 alle 20)
oppure collegarsi alla pagina del sito: www.auser.it/volontari
Dal 5 maggio è in onda lo spot sulle reti Mediaset, da lunedì 11 maggio la campagna è anche sui social e sui siti di Mediaset.
http://www.mediafriends.it
UnipolSai lancia la polizza ##ANDRÀTUTTOBENE: per ogni assicurato 2 euro ad Auser
UnipolSai, con la polizza #ANDRÀTUTTOBENE Premium, offre una diaria giornaliera per il ricovero, a seguito di positività per Covid-19, con un importante indennizzo per la convalescenza post ricovero in caso di ricorso a terapia intensiva con intubazione e un pacchetto di prestazioni di assistenza e servizi di consulenza post ricovero.
Inoltre, per ogni assicurato, UnipolSai donerà 2 € di contributo ad Auser.
Per informazioni: https://www.unipolsai.it/protezione/assicurazione-sanitaria/assicurazione-sanitaria-andra-tutto-bene-premium
Online la versione aggiornata del sito www.auser.it, più sicuro e accessibile
Il sito di Auser Nazionale, www.auser.it è da pochi giorni online con una nuova versione, aggiornata negli strumenti informatici e dunque più funzionale, veloce e sicura. Il sito inoltre punta ad essere più accessibile, attraverso scelte cromatiche che rispondono maggiormente alle esigenze di tutti gli utenti: un percorso che punta a raggiungere in breve tempo la completa accessibilità.
Anziani al tempo del Covid 19: estremamente prudenti e ‘salvati’ dalle relazioni, fatte più spesso di amici che parenti. I risultati di una ricerca Istituto Besta e Auser Lombardia
E’ la fotografia degli anziani che vivono in Lombardia protagonisti di una ricerca sulla vita ai tempi del coronavirus coordinata dalla Fondazione dell’Istituto neurologico Carlo Besta di Milano in collaborazione con l’Auser Lombardia, l’associazione Nestore e altre che seguono anziani e pensionati.
Intervistando al telefono 515 persone (il 56% donne, il 92% pensionati) sono emerse le strategie di resistenza adottate durante la quarantena, l’impatto dell’epidemia sulla loro
qualità di vita e sulle paure. Coinvolti anziani tra 65 e 91 anni, sentiti da metà marzo a metà aprile e residenti in tutte le province lombarde (il 54% a Milano). Molti fanno
volontariato, il 38% ha un’istruzione media superiore, il 76% vive con qualcuno e il 40% conosce malati di Covid-19.
“All’inizio erano spaventatissimi, anche perché era considerata la malattia degli anziani – ricorda Matilde Leonardi, direttrice del reparto neurologia della Fondazione Besta – Molti hanno smesso subito di uscire, non sapendo che fare ma vivendo poi il lockdown come una protezione”. Così il 97% ha detto di essersi lavato più spesso le mani già dal 20 febbraio, la stessa percentuale ha evitato assembramenti e il 95% le zone infette.
Nella loro percezione sono più rischiosi il cancro e l’influenza standard rispetto al Covid.
La maggioranza degli anziani ha reagito prendendo atto dell’emergenza e cercando di distrarsi con altri pensieri. Cruciali le relazioni. Vissute a distanza, tra telefono e chat
di gruppo come quelle potenziate dai volontari dell’Auser negli ultimi mesi. “Soprattutto tra chi abita a Milano, è emerso che gli amici sono la relazione più significativa – rivela Leonardi – Ovviamente non sono quelli con cui si fa l’aperitivo ma hanno un valore essenziale, sono chi si occupa di loro”. Non a caso alla domanda su come percepiscono la propria qualità di vita, i più soddisfatti sono gli anziani che vivono con qualcuno e partecipano attivamente ad associazioni. “La morale della ricerca è che una rete sociale ti salva. Sembra l’acqua calda ma non devi aspettare la pandemia per cercarla”, conclude la dottoressa.
Fonte: Ansa
Firenze: “Parlami di te” e “Mosaico” per stare vicini agli anziani soli
L’attività di Auser sul territorio del Quartiere 3 di Firenze non si ferma nemmeno in piena emergenza. Anzi, l’associazione rilancia con due progetti di largo respiro rivolti agli anziani ma non solo: “Parlami di te” e “Mosaico”.
“Parlami di te” è un progetto che pone al centro l’importanza dell’ascolto e del racconto. Disegnando un immaginario ponte tra generazioni, Parlami di te si rivolge infatti sia agli anziani che ai giovani. Le giornate durante il lockdown possono sembrare interminabili: Parlami di te offre alla persone sole un momento di sollievo e conforto attraverso una semplice telefonata. I giovani volontari offrono il loro tempo per una chiacchierata durante la quale condividere o semplicemente tenere compagnia a chi vive in solitudine. Un servizio che funziona anche come monitoraggio delle reali necessità di chi sta vivendo questo momento in fragilità. Saranno i giovani a offrire un momento di compagnia e di ascolto all’interlocutore segnalando anche eventuali necessità di tipo assistenziale. Parlami di te però non si ferma qui. Il progetto guarda avanti affondando l’interesse nelle radici profonde della nostra memoria storica e, per coloro che si renderanno disponibili al racconto, Parlami di te diventerà una raccolta: ricordi, memorie, testimonianze, vecchi modi di dire, semplici aneddotti, la città e le sue strade, com’eravamo chi eravamo, ricordi d’infanzia e di vita vissuta.
Il Mosaico della generosità è l’altro progetto targato Auser Q3, il cui obiettivo è quello di offrire solidarietà alle tante persone anziane del quartiere. I volontari mettono a disposizione quello che possono, quando possono (giorno e ora disponibile): un accompagnamento a fare la spesa, una visita medica, semplici commissioni, una passeggiata, piccole faccende domestiche. “Il Mosaico – spiega Paolo Pranzini di Auser Q3 – si comporrà con le tessere che ognuno di noi porterà e che sono in realtà i tempi che metteremo a disposizione per la sua realizzazione. Lunghi o brevi, saranno tutti importanti per completare l’opera che poi, “animata”, darà risposta ad alcune delle tante domande di aiuto che riceviamo ogni giorno ogni ritaglio sarà prezioso, anche una o qualche ora al mese saranno utili per ampliare la disponibilità che saremo in grado di offrire”.
Fonte: ilreporter.it
Reggio Emilia: una mascherina per ogni cittadino, anche grazie al contributo dell’Auser
Una mascherina ad ogni cittadino. E’ l’operazione coordinata dal Comune di Reggio Emilia in cui, con il supporto del volontariato, verranno distribuiti nei prossimi giorni 172.000 dispositivi di protezione individuale a tutti i residenti della città. La dotazione di 154.000 mascherine messe a disposizione dalla Regione, infatti, e’ stata integrata con altri 18.000 pezzi acquistati dall’amministrazione comunale, che si e’ attivata per consegnarli gratuitamente ad ogni famiglia direttamente a casa.
Nel dettaglio l’Auser provinciale si occuperà di imbustare le mascherine (grazie al contributo di un’azienda associata di Unindustria che ha fornito 80.000 buste di plastica) mentre il recapito sarà a cura dei volontari dei gruppi scout Agesci e Cngei, con il supporto dei cittadini che, in ormai diversi quartieri, hanno attivato i gruppi di controllo di comunità.
Nella prima fase dell’emergenza, durante le scorse settimane, erano state già consegnate 77.200 mascherine, in quel caso distribuite all’ingresso dei supermercati e negli alloggi popolari.
Fonte: reggiosera.it
“Le donne vittime di violenza faticano a chiedere aiuto in questo periodo di emergenza”. La testimonianza di Auser Filo Rosa
Secondo il presidente di Auser Filo Rosa di Legnano (MI), Loredana Serraglia, le donne vittime di violenza in questo periodi di emergenza faticano a chiedere aiuto
Convivere 24 ore su 24 con il proprio maltrattante chiusi in casa curando i propri figli con la paura di perderli. È quanto sta vivendo la maggior parte delle donne vittime di violenza in famiglia secondo Loredana Serraglia presidente del Filo Rosa Auser che dall’inizio dell’emergenza ad oggi ha registrato un calo sul dato relativo alle richieste di aiuto.
«Rispetto al bimestre 2019, tra il mese di marzo e aprile abbiamo registrato un calo del 50% dei casi di violenza in famiglia – commenta Serraglia -. Non vuol dire che il fenomeno è scomparso, ma semplicemente che le vittime hanno più difficoltà nel cercare di chiamare aiuto in quanto sono costantemente sotto controllo».
In queste settimane, quindi, lo sportello Auser Filo Rosa ha continuato la sua attività telefonicamente e nel contempo ha accolto i casi più complessi: «Abbiamo difatti aiutato alcune donne segnalate dai carabinieri – spiega Serraglia -. Parliamo di situazioni gravi, che comportano violenze fisiche così importanti da non passare inosservate».
Nei primi due mesi del 2020 lo sportello di Legnano ha contattato 27 donne e preso in carico 12 persone. Il punto di Castano, invece, ha sentito 5 donne e ne ha prese in carico 5. Durante il periodo in cui le misure di restrizione, per contenere la diffusione del virus Sars-Cov2, erano più stringenti il centro anti-violenza di Legnano, così come tutti quelli lombardi, ha proseguito le sue attività nel rispetto delle misure. «Vista la riapertura che comporta il ritorno al lavoro e la possibilità di uscire di casa – commenta Serraglia-, prevediamo che le vittime si faranno vive nei prossimi giorni».
Fonte: Legnano News
Olginate (LC), il corso di computer diventa virtuale
Tra le attività che il Centro Auser Insieme di Olginate (LC) da anni è disponibile un corso di informatica. Si tratta ovviamente di un corso di alfabetizzazione, tenuto da un socio volontario con qualche competenza in materia, che si rivolge a una platea di persone che va da chi è completamente digiuno di computer a chi, magari avendo avuto esperienze in campo lavorativo su una singola applicazione, voglia ampliare le proprie conoscenze. Oltre all’avvicinamento fiducioso alla tecnologia, certamente uno degli scopi principali dei corsi è favorire l’aggregazione tra i soci, cosa improponibile, almeno fisicamente, in questi tempi di distanziamento sociale. Proprio la tecnologia del computer o dello smartphone di cui ormai tutti siamo dotati ci permette di ovviare almeno in parte a questa difficoltà. E’ stato così deciso di mettere online, in youtube, una serie di filmati, realizzati con tecnica artigianale, che ripercorrono e sviluppano le “lezioni” già svolte in sede, nella convinzione che la ripetizione sia la maniera migliore per interiorizzare i concetti e le tecniche.
Fonte: primalecco.it
Siena, concerti di violino per i quartieri della città grazie a un giovane volontario Auser
Musica per le vie della città, grazie a Shaihn, ventunenne iraniano, studente, che in questi giorni sta suonando il suo violino per le strade di Siena. L’iniziativa è stata promossa dall’Auser, che ha voluto contribuire al morale dei cittadini, chiedendo al suo talentuoso socio di regalare un po’ della sua magia ai pomeriggi senesi. E così, ormai da qualche giorno, il toccante suono di questo violino percorre le strade ed entra nelle case attraverso le finestre lasciate aperte. Tutti i giorni dalle 16 alle 18, due ore di musica. Oggi a San Prospero, domani a San Miniato e Vico Alto, l’11 a Ravacciano, il 12 a Uncinello, Petriccio e Acqua Calda, il 13 a Scacciapensieri.
Fonte: La Nazione
Piacenza: Auser e Ordine dei medici e odontoiatri insieme per le persone più fragili con una “sorveglianza attiva antisolitudine”
«E’ come se avessimo buttato un seme, un seme contro l’isolamento degli anziani in mezzo alla bufera dell’epidemia . E questo seme sta crescendo». Usa una metafora efficace Luciano Guarinoni, presidente dell’Auser Piacenza, per descrivere uno dei tanti progetti del volontariato nati durante l’emergenza coronavirus. In particolare, questo progetto nato dalla volontà del presidente dell’Ordine dei medici e odontoiatri di Piacenza, Augusto Pagani e da Auser Filo d’Argento, “telefono amico”, con la disponibilità di 15 medici che hanno fatto compagnia a una cinquantina di anziani già noti alla rete di solidarietà Auser. Grande stupore da parte degli utenti Auser quando hanno capito che dall’altra parte del telefono non c’era un “semplice” e preziosissimo volontario come al solito, ma un medico. Che li chiamava solo per sapere come stavano. «Chi ha una certa età ha sempre trattato il medico con grandissimo rispetto, un rispetto che oggi non sempre registriamo nei confronti della nostra professione» dice Mauro Gandolfini, medico odontoiatra che per l’Ordine ha abbinato medici e anziani seguiti da Auser con il Filo d’Argento. Un’iniziativa che ci fa sperare che qualcosa di migliore, a livello di solidarietà verso i più deboli, possa nascere dallo tsunami di morti e contagiati che ha fatto di Piacenza una delle aree più colpite in assoluto dal coronavirus.
il servizio prosegue in Fase 2.
San Giorgio a Cremano (NA), nasce lo sportello “Agire Sociale” per gli over-65
Nasce a San Giorgio a Cremano (NA) lo sportello “Agire Sociale” per l’invecchiamento attivo, a cui gli over 65 potranno rivolgersi sia come punto di ascolto che per ottenere informazioni sui vari bandi del territorio. Il servizio, che nasce dalla sinergia tra Comune, i sindacati dei pensionati e Auser, sarà operativo il lunedì, mercoledì e venerdì dalle ore 16.00 alle ore 19.00 e avrà sede in Villa Bruno. Sarà possibile mettersi in contatto con gli esperti telefonando al num. 081 5654383, oppure via mail: agire_sociale@e-cremano.it.
Previo appuntamento telefonico poi, sarà possibile recarsi di persona presso lo sportello in Villa Bruno.
Fonte: torrechannel.it
Taurianova (RC), un aiuto alle famiglie in difficoltà
Ogni mese – e in maniera più assidua e capillare in questo periodo difficile per tutti – il circolo Auser di Taurianova offre un aiuto importante alle famiglie in difficoltà del territorio comunale.
Sono 56 quelle attualmente assistite con la distribuzione di generi alimentari di prima necessità e capi di vestiario. Il servizio è sostenuto dalla Rete Banco Alimentare ed è realizzato grazie all’impegno di numerosi volontari.
Dal Sindacato
Mes, Spi-Cgil: basta polemiche, utilizzare risorse per sanità
“Servono più medici, più infermieri, più strutture territoriali di prevenzione, riordinamento delle case di riposo.
Gli anziani sono stanchi di pagare prezzi altissimi, anche con la morte, per colpa delle inefficienze sanitarie e assistenziali territoriali.
Vanno usate tutte le risorse, compreso il Mes, per rafforzare e migliorare il nostro sistema socio sanitario. Basta inutili polemiche”.
Lo ha scritto il Segretario generale dello Spi-Cgil Ivan Pedretti sul suo profilo Facebook.
Anziani e dintorni
Dal 19 maggio al 6 giugno on line la rassegna dedicata ai Caregiver
La rassegna del CAREGIVER DAY – giornate dedicate al Caregiver Familiare – realizzata dalla Coop. sociale Anziani e non solo con il sostegno dell’Unione Terre d’Argine ed il patrocinio della Regione Emilia Romagna, dell’AUSL di Modena e di CARER APS- Associazione dei Caregiver familiari dell’Emilia Romagna – è giunta alla decima edizione..
La situazione di emergenza determinata da Covid- 19 ha impattato su tutta la popolazione, ma i suoi effetti sono stati e sono particolarmente pesanti su quelle famiglie ove sono presenti condizioni di fragilità, disabilità, non autosufficienza con assistenza a carico del caregiver familiare.
In tali contesti la fatica e lo stress – che come comprovato da molteplici studi colpiscono chi si prende cura di una persona cara- sono stati ampiamente amplificati dall’ansia e dal timore di reggere una situazione -già complessa–a fronte della sospensione di servizi di assistenza domiciliare, riabilitativi, educativi, nonché la difficoltà a continuare ad avvalersi di assistenti familiari per problemi – se non di reperibilità- per crescenti difficoltà economiche e/o per la paura di ammalarsi di Covid-19 così da non poter dare supporto al proprio caro.
L’edizione 2020 del CAREGIVER DAY, data l’emergenza COVID- 19, si sviluppa in modalità on line e si declina in 6 webinar gratuiti – dal 19 maggio al 6 giugno- centrati sui temi dell’emergenza, dell’auto mutuoaiuto, dell’E-Health, del sollievo domiciliare, dell’accesso all’informazione, della dignità e autonomia della persona assistita. Tali incontri “digitali” mirano da un lato a dare al caregiver familiare strumenti operativi per sostenere la cura “a distanza”, dall’altro a promuovere un confronto che -sulla base dell’emergenza vissuta e delle problematiche di gestione della fase post-lockdown , evidenzi la necessità di riprogettazione del welfare : un welfare centrato sul riconoscimento del ruolo del caregiver familiare e sul suo sostegno attraverso un percorso di innovazione e potenziamento dei servizi per la cura e le cure domiciliari .
Per info e Contatti : info@anzianienonsolo.it Tel.059 645421
Associazionismo Volontariato Terzo Settore
Bologna, nasce il Tg del volontariato
Il volontariato in ogni sua forma. Da Trento a Trapani. Partendo sempre da Bologna. È il viaggio che l’attrice Tiziana De Masi e il giornalista e autore Andrea Guolo hanno affrontato dall’inizio del lockdown. Quelle testimonianze sono diventate «Il Tg del volontariato». Tiziana lo chiama «Master di umanità in 49 puntate». Tante quante le storie. La mappa di questa Italia ci ha mostrato che nessuna zona è rimasta con le mani in mano. E l’Emilia-Romagna, regione dalla forte vocazione sociale, si è molto spesa. Andrea Guolo ne ripercorre le tappe. La prima è stata Modena, zona rossa dall’8 marzo. «Quel giorno – ricorda – abbiamo raccontato il servizio mensa della Caritas. A Bologna siamo partiti dalle Cucine Popolari. Poi di nuovo Modena e l’attività degli Empori Solidali, strutture aperte ai poveri e ora ai bisognosi». Di Medicina si rievoca il 3 aprile quando, proprio il giorno in cui è stata decretata zona rossa, il gruppo di lettura «Nati per leggere» ha continuato nella lettura di libri dalle case.
Ma gli esempi arrivano davvero da ogni dove. Dagli Alpini di Bergamo con la costruzione dell’ospedale a tempo di record, alla nuova radio sociale di Vieste chiamata non a caso Amuchina. Ogni storia proviene da associazioni come Auser, Arci, Acli, Comunità di Sant’Egidio, Caritas, Croce Rossa, Nuovi Orizzonti, Legambiente, e dal volontariato della porta accanto. Le storie ora vanno ad aggiungersi a un progetto nato nel 2017, «#iosiamo», diventato uno spettacolo che ha girato l’Italia. Visto che in questa Fase 2 il teatro è fermo, non resta che aspettare la Fase 3. Intanto il materiale è stato raccolto. Il «Tg del volontariato» diventerà un format, sempre curato insieme ad Andrea, collaboratore e compagno di vita di Tiziana. Le puntate sono accessibili sia sulla pagina Facebook dell’attrice salernitana di stanza a Bologna che sul suo canale YouTube.
Fonte: Corriere di Bologna