E’ stato ufficialmente inaugurato il ...
Il Centro Sociale “La Pioppa” di Savarna è stato fondato nel 1996, ma l’edificio dove ha sede è molto più antico. Alla fine della Seconda Guerra Mondiale tutti dovevano lavorare, donne comprese, ecco perché i braccianti e i muratori realizzarono il primo asilo per i “figli del popolo” presso un palazzo signorile vicino al centro abitato. L’asilo rimase in questa sede per un paio d’anni.
Nel 1948 venne fondato l’asilo parrocchiale, ma chi era politicamente attivo non voleva mandare lì i bambini. I “figli del popolo” sono passati dunque da diverse case private fino al momento in cui, con i materiali recuperati dagli edifici bombardati, non fu costruito questo edificio, dove l’asilo trovò definitivamente sede e fu gestito autonomamente dai cittadini di Savarna.
Negli anni Settanta il Comune costruì un nuovo asilo e l’edificio rimase a disposizione del doposcuola e della mensa scolastica, fino al momento in cui non si pensò di farne un ritrovo per gli anziani del paese.
Lo stabile apparteneva alla Cooperativa Braccianti di Mezzano, il terreno era di 5 savarnesi che se lo erano intestato nel 1950. Per fare in modo che rimanesse a disposizione degli abitanti del paese, si decise di costituire una Fondazione a cui è stata ceduta la proprietà. Dal 1996 l’edificio è gestito da Auser che si occupa di tutta la gestione economica e della manutenzione.
All’interno dei locali de “La Pioppa” i soci, che sono arrivati a sfiorare le 500 unità, anche se ultimamente sono in calo, si ritrovano per giocare a carte, per la tombola e per vari eventi culinari, organizzati anche grazie all’attrezzatissima cucina.
Attiva, in molte delle serate intrattenitive sia a Savarna che fuori, anche la Compagnia Teatrale “Qui dlaPiòpa”, formata dai volontari del Centro Sociale. I volontari del Centro Sociale hanno scelto di essere attivi anche nella solidarietà con due adozioni a distanza portate avanti da diversi anni.
Nell’autunno del 2017 la Fondazione “La Pioppa” e i volontari Auser che per essa gestiscono i locali del centro, hanno lanciato una sottoscrizione pubblica per dotare il paese di un nuovo e più adeguato ambulatorio per i 4 medici presenti e contemporaneamente mantenere attivo il punto prelievi, all’interno del centro stesso.