Il Centro Socioculturale Multietnico L’altra faccia della medaglia, Circolo Auser Volontariato di Lido Adriano, ha attivato anche quest’anno, in collaborazione con A.S.D. Lido Adriano, il campo estivo di avviamento allo sport “Gioco Libero”, dedicato ai bambini dai 5 agli 11 anni, dal 6 giugno al 29 luglio, presso il Campo Sportivo di Lido Adriano, in Viale Manzoni 580.
Ogni settimana partecipano dai 40 ai 50 bambini (il doppio rispetto all’anno scorso), gestiti da 5 volontari Auser, 2 volontari della società sportiva e 7 adolescenti, inviati dai servizi sociali, che partecipano al progetto di avvicinamento al mondo del lavoro e del volontariato e che si stanno rivelando talmente entusiasti da coinvolgere, quando possibile, gli amici.
La provenienza dei bambini è assolutamente eterogenea sia per nazionalità e religione, che per estrazione economica e sociale e questo favorisce l’interazione e l’integrazione di bambini estremamente diversi, compresi anche bimbi portatori di handicap. Particolare attenzione è stata data alle famiglie in forte disagio economico e alle madri lavoratrici stagionali, che hanno potuto partecipare grazie alla corresponsione di una retta minima, che copre i costi vivi.
Le attività si svolgono ogni giorno dalle 7.45 alle 18.15 e comprendono laboratori manuali, un piccolo laboratorio di teatro, un corso di tennis e racchettoni, un microlaboratorio di rap gestito da un gruppo di ragazzi appassionati del genere di Lido Adriano e poi, naturalmente, giochi d’acqua, compiti e tante attività sportive di vario genere. Una volta a settimana, grazie alla convenzione con l’Acquaparco Auai Auai di Lido Adriano, che ha fatto un prezzo davvero agevolato, è possibile portare tutti i bambini in piscina; sempre settimanalmente ci si reca presso il parco attrezzato del Bagno Giada a giocare. La retta giornaliera è comprensiva di due merende (mattina e pomeriggio) e del pranzo.
Per il Circolo di Lido Adriano, fin dalla sua nascita molto attento alle tematiche dell’integrazione, in una zona dove questo tema è di vitale importanza, questa è un’occasione per mettersi in contatto con gruppi diversi rispetto a quelli fin’ora approcciati sul territorio e allargare, conseguentemente, il proprio campo d’azione. I bambini italiani, ad esempio, sono un buon 60% del totale e moltissimi sono i figli di coppie miste, una fascia decisamente nuova anche per L’altra faccia della medaglia.
Come spesso accade quando si parla di volontariato, Auser sta facendo da avanposto, raccogliendo esigenze sociali sempre più evidenti e impellenti e, nei limiti delle proprie possibilità, facendosene carico, in attesa che arrivino aiuti esterni per potere ampliare un’offerta di servizi che, in questo territorio, non è più solamente molto utile, ma si sta rivelando necessaria.