A più livelli dell’Associazione, dalla Presidenza Nazionale agli ambiti regionali e locali, si parla da tempo di un progetto di integrazione che coinvolga i richiedenti asilo presenti sul territorio italiano. L’idea è quella di aiutare loro per quanto riguarda l’integrazione e l’acquisizione di competenze linguistiche e culturali, e contemporaneamente far sì che queste persone siano di supporto alla comunità in modo da fugare le ingiuste accuse troppo spesso rivolte nei loro confronti.
Nella nostra Provincia ci si muove in questa direzione su diversi fronti.
A Cotignola sono 8 i richiedenti asilo che, in convenzione con l’Unione dei Comuni della Bassa Romagna, sono stati associati Auser ed ora collaborano con i volontari già attivi e con il personale a supporto delle attività della Casa Protetta “Tarlazzi-Zarabbini”. A Lugo a breve dovrebbe prender via un progetto analogo.
ACasola Valsenio già lo scorso anno una decina di richiedenti asilo erano attivi all’interno della Casa di Riposo dell’ASP e nella manutenzione degli spazi pubblici. Quest’anno altri 8 richiedenti asilo diventano associati Auser e, a Riolo Terme, in convenzione con i Servizi Sociali e con il Comune, si occuperanno di manutenzione del verde e del patrimonio pubblico.
A Faenza invece, si amplia il progetto di collaborazione, partito lo scorso anno, con la Cooperativa Zerocento, che ha visto destinare parte degli orti di Campo Aperto a ragazzi stranieri ospiti di una casa famiglia, con la collaborazione attiva dei volontari che insegnano loro a coltivare i propri ortaggi e saranno messi ulteriori orti a disposizione, questa volta di un gruppo di stranieri adulti.