Mi chiamo Veniero Versari , ho 64 anni e vivo a Savio di Cervia.
Auser, per me, è quello che mi permette di recuperare un po’ di punti per il paradiso.
Sono diventato volontario circa un anno e mezzo fa e da allora mi occupo del servizio di trasporto e accompagnamento.
Dopo la pensione, dato che le forze ancora mi assistono, mi sono detto che potevo fare del bene agli altri (i famosi punti per il paradiso) ed è stato grazie a Renato Casadei, che abita a Savio come me, che ho deciso di fare un tentativo con questa associazione; prima ho voluto provare per capire se ero adatto al compito, non tanto per l’impegno fisico, quanto per quello psicologico.
La cosa che mi piace di più è vedere l’apprezzamento delle persone per il servizio che svolgo. C’era una vecchietta, tempo fa, che prima di andare via la mattina, mi doveva dare un bacio e mentre l’accompagnavo a Ravenna mi raccontava tutta la sua vita. Svolgendo questo servizio ho avuto modo di vedere tante realtà che non conoscevo e adesso capisco quanto bisogno ci sia e quanta gente c’è che ha bisogno.
A volte c’è anche qualcuno che si lamenta perché magari deve aspettare 10 minuti in più, ma la maggior parte delle persone sono molto contente del servizio che svolgiamo, c’è chi telefona per complimentarsi e ringraziarci, c’è chi ci fa dei regali; anche a chi si lamenta comunque cerchiamo di far capire che ci vuole pazienza, così si possono accontentare tutti.
L’unica pecca del servizio, secondo me, è che bisognerebbe ottimizzare meglio i tempi, soprattutto per quanto riguarda le emergenze.
A chi deve decidere se deve diventare o meno volontario posso dire solamente: fallo e sarai gratificato.